Lo Spietato va in onda dalle ore 21.20 di oggi, 23 aprile, su Rai 2. Il film, diretto da Renato De Maia nel 2019, è ispirato alla storia del criminale realmente esistito Saverio Morabito. La pellicola ha come protagonisti Riccardo Scamarcio nel ruolo del protagonista, il quale fornisce un’ottima prova attoriale, dimostrando così di essersi allontanato definitivamente dall’immagine dei film romantici per adolescenti cui è rimasto legato per anni. Ad affiancarlo ci sono Alessio Praticò e Sara Serraiocco.



L’opera ripercorre la storia di un genere molto amato in Italia e costruito con intelligenza e con personaggi di assoluto spessore. Nonostante questo sono diversi i buchi di sceneggiatura che regalano al pubblico alcune complicazioni non facili che non possono essere sopperite solo ed esclusivamente dalla splendida prova attoriale.



Lo Spietato, la trama del film

Lo Spietato narra le vicende di Santo Russo, un ragazzino che a sedici anni decide di lasciare la Calabria in compagnia della madre e del fratellino per raggiungere finalmente il padre, un affiliato e membro della ‘ndrangheta. La famiglia si trasferisce quindi a Milano, dove Santo Russo comincia a lavorare come facchino per il salumiere del posto, stringendo anche un’amicizia con il figlio del titolare della salumeria; qui Santo avrà anche la possibilità di cominciare ad imparare il dialetto milanese. Durante la notte di capodanno, mentre tutti i parenti festeggiano con le rispettive famiglie, Santo e Mario decidono di festeggiare fuori, andando così in giro per le strade ubriachi. Tuttavia, nonostante tutto sembri andare per il meglio, entrambi verranno fermati dalla polizia, poiché si trovano accanto ad una Lambretta rubata. Gli agenti sospettano dunque di loro, ma dopo una serie di accertamenti riescono a dimostrare la loro innocenza e la loro effettiva estraneità ai fatti.



La polizia contatta quindi le famiglie dei due, ma il padre di Santo si rifiuta di riconoscerlo come figlio: a causa di questa scelta sconsiderata, Santo sarà costretto a trascorrere ben 4 mesi in un carcere, dove farà amicizia con Slim, un ragazzo anch’egli calabrese dedito ad una vita complessa. A differenza di Santo, che ha trovato un lavoro faticoso ma onesto, Slim è decisamente più inserito all’interno del tessuto criminale, proponendogli quindi di avviarsi anch’egli a questo tipo di vita.
I due, avendo ormai stipulato un’amicizia profonda e solida, decidono di collaborare dando così vita ad una serie di affari loschi e pericolosi. Senza saperlo, quindi, Santo comincia a dare vita ad un sistema criminale ben preciso, che ha come scopo principale quello di trasportare la ‘ndrangheta calabrese fino alla Lombardia. Il film, a questo punto, non fa altro che ripercorrere tutta quella che è la storia criminale di Santo Russo, partendo da piccoli illeciti fino ad arrivare a controllare droga e quant’altro. La pellicola, quindi, ne seguirà lo sviluppo criminale, passando per il suo periodo di latitanza fino a quando non diventa un collaboratore di giustizia.

Video, il trailer del film “Lo Spietato”