La luce in fondo al tunnel c’è e si comincia a intravedere. La conferma arriva dal professor Franco Locatelli, che a Mezz’ora in più su Rai 3 ha fatto il punto sulla pandemia Covid, in particolare sulla situazione in Italia. «Siamo in una situazione largamente favorevole, abbiamo la curva epidemiologica migliore, ma abbiamo raggiunto questi risultati grazie alla campagna vaccinale e con comportamenti responsabili». Il presidente del Consiglio superiore di sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico ha evidenziato un dato molto importante: «Non solo la situazione epidemiologica è favorevole, ma continua a migliorare. La riapertura delle attività produttive e della scuola al momento non hanno impattato negativamente».



Ma ne ha fornito un altro altrettanto fondamentale in merito all’andamento della campagna vaccinale in Italia. «Siamo all’85% di vaccinati con la prima dose, all’80% per quanto riguarda le due dosi. Questo è un risultato formidabile che va riconosciuto alle istituzioni sanitarie e al commissario Figliuolo».



LOCATELLI SU NO GREEN PASS E NO VAX

I numeri della campagna vaccinale parlano chiaro e sono alla base dell’andamento positivo della situazione epidemiologica. «Così abbiamo ridotto la circolazione virale e il numero dei morti», ha infatti spiegato Franco Locatelli da Lucia Annunziata. Quest’ultima lo ha sollecitato anche su no vax e le proteste legate al Green Pass, come quella di ieri che è poi sfociata nella violenza. «Un conto è il diritto di manifestare il dissenso, che va tutelato, altro è un attacco ad un’organizzazione sindacale, che vuol dire un attacco alla democrazia. C’è un malessere sociale ed economico frutto di tutti questi mesi di pandemia. Va coltivato un dialogo per rassicurare chi non si vaccina e ha paura».



A proposito dei non vaccinati, Franco Locatelli ha parlato di un mondo «poliedrico e sfaccettato». Ci sono persone «pregiudizialmente oppositive a qualsiasi cultura vaccinale». Questa non è una novità, «tant’è che in passato si è dovuto reintrodurre l’obbligo delle vaccinazioni in età infantile». Ma ci sono anche persone «spaventate e incerte che aspettano che si vaccinino gli altri. Con loro va coltivato il dialogo. C’è il dovere civile e morale di fare informazione, cultura e rassicurazione, fornendo tutte le risposte e senza sottrarsi al confronto».