Il numero uno del Css, il Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, ha anticipato che nella giornata di oggi è attesa una decisione ufficiale in merito al vaccino AstraZeneca, e ai soggetti a cui somministrarlo. Dopo il caso di Camilla, la 18enne morta proprio a seguito della somministrazione del siero di cui sopra, si è deciso di fermarsi e ragionare per evitare altri casi gravi o addirittura mortali fra i più giovani: “Il vaccino AstraZeneca può dare fenomeni di trombosi associati a un abbassamento delle piastrine – sono le parole di Locatelli parlando negli studi di Rai Uno Uno, durante la trasmissione Porta a Porta – proprio per questo c’era stata una raccomandazione per un uso preferenziale sugli over 60 anni”, e quella che alla fine dovrebbe essere la scelta definitiva.



Il presidente del Css ha poi aggiunto: “Adesso lo scenario epidemiologico è cambiato, con la vaccinazione siamo in una fase più favorevole e si è aperta una riflessione nel Cts e un confronto con l’Aifa. Nelle prossime ore, domani probabilmente (oggi, ndr), ci sarà un parere e nessuno deve dubitare che vengano minimamente sottovalutati segnali di allerta rispetto a profili di sicurezza”.



LOCATELLI SU ASTRAZENECA: “SERVE UNA RIFLESSIONE”

Locatelli era già intervenuto ai microfoni di Rainews 24, e in quell’occasione aveva spiegato come fosse necessaria una “riflessione” sulla somministrazione del siero incriminato ai giovani: “Vi è in queste ore un’attenzione suprema – le parole del coordinatore del Comitato tecnico scientifico – per cogliere tutti i segnali che possono allertare su eventuali effetti collaterali che portino a considerare dei cambiamenti di indicazione. Il vaccino di AstraZeneca è già preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni di età, perché il rapporto tra i benefici derivanti dalla vaccinazione ed eventuali rischi diventa incrementale con l’età e particolarmente favorevole sopra questa soglia”.



Quindi, rivolgendo il pensiero alla vicenda della 18enne deceduta: “Quello che si è verificato nella sfortunata ragazza di Genova – ha aggiunto – cui va tutta la mia attenzione e il mio affetto per quanto accadutopone un’ulteriore riflessione, anche alla luce del mutato contesto epidemiologico, in quanto la riduzione dei casi che abbiamo nel Paese rende anche più cogente tale riflessione”.