PAPA FRANCESCO RICEVE IL G7 SULLA DISABILITÀ: “PARLIAMO DI ABILITÀ DIFFERENTI, COMBATTIAMO LA CULTURA DELLO SCARTO”

«Non mollare, continua così»: partiamo dal fondo, con le parole dette da Papa Francesco alla Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli (Lega) a margine dell’evento con gli altri ministri del G7 ricevuto oggi nella Sala del Concistoro in Vaticano. È un messaggio personale, ribadito poi anche nel discorso generale con la delegazione dei partecipanti al G7 “Inclusione e Disabilità” appena conclusosi in Umbria, che fa trasparire il senso della vicinanza che il Santo Padre ha voluto far sentire all’intera comunità di persone con disabilità in ogni parte del mondo.



Oltre ad invitare tutti a formare un mondo più inclusivo, Papa Francesco chiede alla sua platea di parlare con più esattezza di «capacità differenti, abilità differenti» più che di disabilità in senso stretto: questo perché tutti hanno delle capacità, particolari magari o anche nascoste, ma esistenti in quanto figli di Dio. Proprio per questo motivo l’invito rilanciato da Papa Francesco è per combattere attivamente la terribile cultura dello scarto che domina purtroppo nel mondo odierno: «Ogni persona infatti è parte integrante della famiglia universale e nessuno dev’essere vittima della cultura dello scarto», è qui – spiega il Pontefice – che la visione della Chiesa sulla dignità umana si incontra perfettamente con la valorizzazione e la vita “autonoma” riflessa dalla Carta di Solfagnano approvata dal G7.



Partendo da “abilità differenti” e arrivando alla costruzione di un mondo più giusto e inclusivo, Papa Francesco invita i Ministri delle Disabilità non solo ad adattare le strutture per rendere la piena accessibilità, ma a cambiare direttamente la mentalità. Le persone con disabilità devono essere considerate, secondo il Santo Padre, a tutti gli effetti partecipi della vita sociale: un vero sviluppo umano senza la presenza e l’apporto dei più fragili e vulnerabili è impossibile, afferma con forza il Papa. È per questo che una vera accessibilità universale, obiettivo giusto e virtuoso del G7 sulle disabilità, può avvenire solo laddove ogni barriera fisica, religiosa, sociale e culturale sia ancora presente: la vera finalità, conclude Bergoglio, è quella di mettere a frutto i talenti ricevuti contribuendo al bene comune, «La persona umana – ricordiamolo – non dev’essere mai mezzo, sempre fine! Questo significa ad esempio valorizzare le capacità di ciascuno, offrendo opportunità di lavoro dignitoso».



IL MESSAGGIO DELLA MINISTRA LOCATELLI: “PAPA FRANCESCO MI HA INCORAGGIATA”. ECCO COSA SI SONO DETTI DOPO LA FIRMA DELLA CARTA DI SOLFAGNANO

Dopo la firma e la presentazione della Carta di Solfagnano, frutto dei lavori svolti al G7 delle disabilità in questi giorni, Papa Francesco ha scambiato qualche battuta con la Ministra per le Disabilità del Governo Meloni, la leghista Alessandra Locatelli: poco prima l’aveva ringraziata davanti a tutti i colleghi per il lavoro svolto in preparazione dell’evento per il G7. È però poi la stessa Ministra a scrivere sui social la prima impressione delle belle parole che il Pontefice le ha confidato al termine del discorso in Vaticano.

Dopo aver consegnato a Papa Francesco una copia della Carta di Solfagnano, il Santo Padre ha avuto parole molto tenere sul pronto lavoro che da decenni ormai il Terzo Settore intraprende con famiglie e persone disabilità: «Il Papa mi ha incoraggiata a non mollare: è quello che ho sempre fatto e continuerò a fare». Uniti tutti nella possibilità di guardare le persone con “abilità speciali” e differenti non attraverso il limite che li contraddistingue (e che, di contro, non va mai ignorato o negato neanche per “buonismo”) ma tramite la potenzialità che esprime. È la fede cristiana a suggerire la base chiave della concezione di umanità come speranza, di disabilità con mezzo e come altra capacità e non come “macigno”: «ogni persona è un dono», spiega Papa Francesco ricordando il grande Santo di Assisi, il quale a sua volta testimonianza come la vera ricchezza si trova nell’incontro con gli altri.