Torna allo scoperto il professor Franco Locatelli, intervistato stamane da Sky Tg24. Il numero uno del Css, il Consiglio Superiore di sanità, ha commentato la nuova ondata di covid che sta interessando in questi giorni l’Italia: “È di lampante evidenza che questo periodo estivo, rispetto agli scorsi, è caratterizzato da una circolazione virale elevata. Va detto in modo molto chiaro: c’è una sottostima dei casi, molti fanno riferimento a tamponi effettuati a domicilio”. Un aumento consistente di casi che secondo Locatelli “deriva dal venir meno di molte restrizioni e dalla grande contagiosità delle varianti BA.4 e BA.5 che, insieme, costituiscono oltre il 50% delle positività in Italia. Entrambe, soprattutto BA.5, sfuggono agli anticorpi sviluppati grazie ai vaccini o a precedenti infezioni: c’è un +8,45% di reinfezioni rispetto al passato”.

L’ex coordinatore del Cts ha parlato anche della possibile proroga sui luoghi di lavoro dell’obbligo di mascherine: “Credo che tutto vada contestualizzato rispetto alla tipologia di lavoro: permanenza in luoghi chiusi, presenza di soggetti fragili, contatti con il pubblico. In questi casi è giusto raccomandare l’uso delle mascherine sul lavoro. Va però omogeneizzato l’impiego tra il settore pubblico e privato”.

LOCATELLI E IL VACCINO IN GRAVIDANZA: “FIGLI PIUì PROTETTI”

In merito invece alle mascherine a scuola, Locatelli è convinto che non si vada verso un ritorno del dispositivo di protezione individuale: “Ci stiamo muovendo verso una fase di endemizzazione del virus, al netto di picchi come quello che stiamo affrontando”.

Dall’autunno, invece, prenderà il via una nuova campagna vaccinale ad hoc per gli Over 50, la fascia tipicamente più a rischio: “Darei priorità a chi rischia di sviluppare malattia grave. Sessant’anni può essere una soglia ragionevole, anche abbassata a 50, come raccomanda l’Ecdc”. In ogni caso non si parlerà di obbligo: “È una pagina ormai chiusa, unica eccezione è ovviamente per il personale sanitario e per chi è deputato ad assistenza dei fragili”. Chiusura dedicato al vaccino anti covid in gravidanza “I figli di madri vaccinate sono più protetti rispetto al rischio di ospedalizzazione, anche in terapia intensiva”.