A ritenere il vaccino russo Sputnik “interessante” non è stato solo Franco Locatelli ma anche Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco-Università degli Studi di Milano. Galli è intervenuto ad Adnkronos Salute usando parole confortanti rispetto a quello che potrebbe essere il prossimo vaccino in via di approvazione: “Se i dati del vaccino russo sono quelli riportati dall’ultimo articolo pubblicato sul Lancet, e non abbiamo motivo di ritenere che non lo siano, ha una performance molto interessante. Una volta autorizzato non vedo motivo di preclusione al suo utilizzo”.

Ma quali potrebbero essere, in caso contrario, le possibili preclusioni? “In ambito scientifico”, ha aggiunto ancora l’infettivologo Galli, “le uniche possono essere rispetto a qualcosa che non è stato rigorosamente sperimentato”. Questo potrebbe portare ad eventuali dati discutibili: “In questo caso sui dati che sono stati messi a disposizione non c’è moto da eccepire”, ha però precisato. Galli ha quindi voluto mettere da parte il pregiudizio sull’argomento, al momento “non giustificato” commentando i dati attuali sul vaccino Sputnik e chiosando: “è un vaccino molto interessante”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

LOCATELLI: “ENTRO GIUGNO 40 MILIONI DI DOSI DI VACCINO”

Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, ha annunciato che l’Italia avrà a disposizione entro il prossimo mese di giugno, fra circa cinque mesi, 40 milioni di dosi di vaccino. Parlando con i microfoni di SkyTg24 il numero uno del Css ha spiegato: “La disponibilità di vaccini che dovremmo avere entro il mese di giugno è quantificabile nell’ordine dei 40 milioni. Quindi dovremmo arrivare largamente a una cifra importante di persone che saranno vaccinate. Se facciamo rapidamente due conti vediamo che siamo nell’ordine di 20 milioni almeno per il mese di giugno”.

Locatelli ha quindi spiegato nel dettaglio come saranno distribuite le 40 milioni di dosi nei prossimi mesi: “abbiamo avuto 2 milioni di dosi di vaccini a gennaio, ne sono previste 4 milioni per febbraio, 8,3 milioni per marzo e poi 25 milioni per il trimestre successivo”. Numeri ovviamente riferiti ai tre vaccini fino ad oggi approvati dall’Ema e dall’Aifa, leggasi Pfizer, Moderna e Astrazeneca, in attesa poi di eventuali altri farmaci approvati.

LOCATELLI: “ATTEGGIAMENTO LAICO VERSO I VACCINI”

“È chiaro che se poi arriveranno ulteriori dosi di vaccini – ha aggiunto Locatelli a riguardo – o se ne saranno approvati altri questo numero si potrà incrementare”. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità invita ad un atteggiamento laico nei confronti del vaccino: “Valutare il profilo di sicurezza e l’efficacia di un vaccino attraverso delle analisi rigorose come sono quelle che garantisce l’Agenzia regolatoria europea (Ema) e quella italiana (Aifa) e attraverso una valutazione delle pubblicazioni scientifiche che verranno a essere prodotte”. Il prossimo vaccino in via di approvazione potrebbe essere il russo Sputnik V, per cui i risultati sono decisamente incoraggianti: “la pubblicazione scientifica che è apparsa pochi giorni fa è significativamente interessante”, riferendosi ai dati che vi abbiamo riportato due giorni fa su Lancet, secondo cui l’efficacia del siero sarebbe pari al 91.6%.