Franco Locatelli ha sottolineato come l’Italia, in relazione alla pandemia di Covid-19 in corso, stia vivendo insieme alla Spagna la situazione migliore tra tutti i Paesi d’Europa. “Ben diversa da Olanda, Germania e Regno Unito dove si sta nuovamente ricorrendo alle chiusure”, ha affermato nel corso del suo intervento a Elisir, in onda lunedì 15 novembre su Rai 3. I motivi per cui ciò non è accaduto nel Paese sono due: “Da un lato è merito dei vaccini, dall’altro lato del fatto che non abbiamo mai abbandonato le misure preventive come i dispositivi di protezione, il distanziamento sociale e il controllo della temperatura”.

In merito all’efficacia della campagna di vaccinazione, in particolare, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico non ha alcun dubbio. “I numeri parlano chiaro. Se confrontiamo i dati relativi al 14 novembre 2020 e quelli relativi al 14 novembre 2021 abbiamo 554 decessi a fronte dei 36 e 3300 ricoverati in terapia intensiva a fronte dei 438”. È per questa ragione che l’esperto ritiene che si debba andare avanti con i richiami, soprattutto per i soggetti più fragili e per coloro che lavorano a stretto contatto con essi.

Locatelli

Franco Locatelli, oltre a elogiare l’Italia per la migliore situazione relativa al Covid-19 rispetto agli altri Paesi d’Europa, ha parlato del programma di somministrazione delle terze dosi. “La decisione delle priorità è esclusivamente politica. Il nostro obiettivo ad ogni modo è quello di farla in ordine ai fragili, agli over 70, agli operatori sanitari e coloro che risiedono nelle Rsa. Dal 1° dicembre abbasseremo l’età ai 40 anni. Abbiamo più di 18 milioni e mezzo di persone che appartengono a questa fascia, per cui è una popolazione ampia da coprire. Dopo di ciò potremo passare ai più giovani”. E sulla disponibilità dei vaccini non c’è da preoccuparsi: “È sufficiente, l’acquisizione predisposta per 2022 e 2023 è ampia”.

Infine, resta il complesso nodo relativo alla vaccinazione dei bambini. “La vera ragione per cui può essere necessario somministrare le dosi ai soggetti pediatrici è per coprirli dai rischi di sviluppare patologie gravi ed eccezionalmente fatali, nonché dal rischio di sviluppare il long Covid, di cui non sappiamo ancora gli esiti. È importante proteggere i bambini e i loro spazi educativi e sociali, ovvero la scuola e la famiglia”, ha concluso Franco Locatelli.