«La possibile introduzione dell’obbligatorietà del tampone anche per i vaccinati per accedere ai grandi eventi è un’ipotesi da considerare se la situazione epidemiologica dovesse peggiorare»: lo ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico. Intervenendo a “Buongiorno’ su Sky TG24.



Commentando la nuova ordinanza siglata dai Ministri Di Maio e Speranza che impone a chiunque entri in Italia dall’estero l’obbligo di tampone negativo, anche se vaccinati (per i no vax anche l’obbligo di quarantena), le polemiche giunte dall’Europa sono state ingenti, con pronta replica di Draghi che ha difeso l’operato del suo Governo. Ma come spesso avvenuto negli ultimi due anni di emergenza pandemica, una norma-regola introdotta in un ambito potrebbe poi essere estesa anche con altre e più ampie disposizioni: così il coordinatore del Cts non boccia affatto l’ipotesi di rendere obbligatorio il tampone, anche ai non vaccinati, per l’accesso a grandi eventi (ancora ben da definire in che termini). «La linearità del ragionamento di Draghi è assolutamente evidente. Le scelte voglio tutelare quella situazione di vantaggio che connota il nostro Paese. Le ritengo condivisibili e proporzionate al potenziale rischio. In Italia la Omicron ha una diffusione ancora limitata. Viene richiesto un tampone, non viene richiesto chissà cosa», spiega ancora Locatelli in riferimento all’ordinanza valida da oggi 16 dicembre.



VACCINI AI BAMBINI, IL PUNTO DI LOCATELLI

Il vaccino protegge e l’invito alla adesione più piena della campagna pure con la terza dose viene ribadito dal professore e pediatra: per Locatelli però non è l’unica arma-comportamento che possiamo mantenere, «La dose booster conferisce buona protezione, ma condivido le riflessioni sulle misure non farmacologiche troppo spesso sottovalutate. Esse danno un contributo importante e determinante per la riduzione della diffusione del contagio, Occorre indossare le mascherine in ambienti chiusi, in condizioni di assembramento e mantenere il distanziamento». Con l’arrivo della variante Omicron in potenziale rapida diffusione, specifica ancora il coordinatore Cts a Sky TG24, anche l’introduzione di mascherine obbligatorie all’aperto in zona bianca potrebbe essere un’ipotesi da non scartare: «Credo che possa essere considerabile, è un’ipotesi possibile se dovesse esserci un ulteriore peggioramento del quadro epidemiologico». Chiosa sul vaccino per i bambini 5-11, con oggi è infatti scattata la somministrazione per i più piccoli: dopo aver condotto ieri la conferenza stampa con le varie risposte in merito ai dubbi sollevati dalla cittadinanza, Locatelli aggiunge «L’offerta del vaccino ai bambini è a orientata a proteggere la loro salute e a tutelare la loro frequenza a scuola e i loro momenti didi socializzazione. Anche i bambini hanno pagato un prezzo importante a causa della pandemia. Il vaccino è una misura che viene offerta nel miglior interesse della salute fisica e psichica dei bambini».

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