Il professor Franco Locatelli, numero uno del Css, il consiglio superiore di sanità, nonché coordinatore del Comitato tecnico scientifico, è stato intervistato stamane da Skytg24, nell’ambito del programma “Buongiorno”. Le prime parole sono per il vaccino di Pfizer approvato ieri dai Cdc e in precedenza dalla Fda, per la fascia di età 5-11 anni: “Pfizer è un vaccino sicuro approvato negli Stati Uniti da Fda e Cdc”, aggiungendo che “In Italia anche ai bambini dai 5 agli 11 anni entro Natale”.
Vaccinazioni che permetteranno di tamponare ulteriormente la circolazione del covid, che in questi giorni è tornato a farsi sentire: “Vi è un incremento di circolazione virale che in alcuni Paesi europei ha avuto impatto sui servizi, in Italia la situazione è significativamente più favorevole grazie ai vaccini e al mantenimento delle misure non farmacologiche come uso delle mascherine e distanziamento. Non dobbiamo abbassare la guardia, come dimostra quello che è successo in Friuli”. Più allarmanti comunque le notizie che giungono dall’Europa, ed in particolare dalla Germania, dove il ministro della Salute Jens Spahn ha parlato di “pandemia di non vaccinati”, parole che stando a Locatelli, “ha un grosso fondamento, la maggior parte di chi si infetta è composta da persone non vaccinate”.
LOCATELLI: “PROLUNGARE STATO DI EMERGENZA? DECISIONE PREMATURA”
In merito al green pass, che ricordiamo, scadrà il prossimo 31 dicembre 2021 assieme allo stato di emergenza, il numero uno del Css ha spiegato: “Non si è ragionato ancora su una data precisa di estensione, ma una sospensione non è considerabile sia per i numeri che per la situazione climatica che non favorisce la diminuzione della circolazione virale”, e simile la situazione per quanto riguarda lo stato di emergenza: “Penso che la discussione sia prematura, ci sono i tempi per farla un po’ più in là, a dicembre, ed è una decisione che riguarda la politica”.
Le ultime parole di Locatelli sono per l’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco: “Merita un plauso per essersi espressa così rapidamente su J&J”, commentando la decisione del via libera al richiamo a 6 mesi dalla prima inoculazione del vaccino monodose di Johnson & Johnson “Aifa si è espressa in maniera molto chiara anche su Sinovac e Sputnik, in tempi decisamente brevi darà una risposta a tutte le persone. L’attenzione – ha concluso – va focalizzata sui fragili, ultrasessantenni e vaccinati con J&J”.