E’ molto probabile che dopo il 10 febbraio decada l’obbligo di mascherine all’aperto, e lo ha fatto chiaramente capire il professor Franco Locatelli, numero uno del Css, il consiglio superiore di sanità, e coordinatore del Cts, il Comitato Tecnico scientifico. Ospite stamane a SkyTg24, ha spiegato: “ci stiamo avviando a una situazione marcatamente favorevole, tutti i numeri ci indicano che questa è la direzione. Tra qualche settimana potremmo affrontare la tematica della mascherina”. Probabile l’obbligo non decadrà già dall’11 febbraio, ma è quasi certo che entro la fine del mese in corso/inizio marzo, la mascherina tornerà ad essere relegata ai luoghi al chiuso.

“Vediamo in funzione dei numeri – ha aggiunto Locatelli sempre sul tema – ma la fine di febbraio è una possibilità. Vediamo l’evoluzione della curva epidemica nel Paese e in base a quello si potrebbe si deciderà se anticipare o posticipare”. Il professore si è poi soffermato sulle ultime misure del governo, parlando di “decisioni per mantenere aperto il Paese. C’è un messaggio poco emerso: siamo riusciti a gestire questa ondata, dovuta in gran parte a Omicron, a differenza di altri Paesi mantenendo tutto aperto”.

LOCATELLI: “ALTRI PAESI EUROPEI HANNO DOVUTO RICORRERE A LOCKDOWN”

“Paesi come Germania, Austria e Olanda – ha continuato Locatelli – hanno dovuto ricorrere a lockdown o a chiusure di attività commerciali. Noi tutto questo l’abbiamo evitato grazie alla percentuale elevata di persone che si sono vaccinate: siamo oggi al 91% di persone che hanno almeno una dose e 87-88% di chi ha ricevuto un ciclo vaccinale completo”.

Si è accennato anche ad una quarta dose di vaccino e a riguardo Locatelli ha spiegato che “Non è esclusa né data per scontata”, non regalando quindi certezze. Infine, sul vaccino per la fascia d’età 0-5 anni che dovrebbe essere distribuito nel giro di poche settimane: “L’orizzonte è quello dell’inizio della primavera per avere questi vaccini a disposizione. Sarà certamente di due dosi, gli studi che sono stati condotti prevedono un dosaggio ridotto anche rispetto a quello della fascia 5-11 anni”.