Martedì 11 e mercoledì 12 giugno Rai 1 trasmette la miniserie Alfredino-Una storia italiana, ambientata come location tra Roma e Vermicino e incentrata sulla vera storia di Alfredo Rampi, il bambino morto a soli 6 anni dopo essere caduto in pozzo. Il piccolo è caduto accidentalmente in un pozzo artesiano nei pressi di Vermicino, una frazione di Frascati e da lì non è più uscito vivo, la vicenda del piccolo caduto venne seguita in diretta televisiva nazionale sulla Rai per 18 ore consecutive trasformando una tragedia in un caso mediatico.



Concentrandoci, invece, sulle location di Alfredino-Una storia italiana, queste sono molto fedeli ai veri luoghi dove si è svolta la tragedia. Il regista Marco Pontecorvo, infatti, in svariate interviste ha rivelato che la serie è stata girata nei pressi di Roma. Nel dettaglio, il pozzo artesiano dove cadde il bambino di sei anni si trova in via Sant’Ireneo, nella frazione di Selvotta, lungo la via che portava a Vermicino, una strada che collega via Casilina a via Tuscolana.



Dove è a location della serie Alfredino-Una storia italiana: parla il regista

A rivelare ulteriori dettagli su dov’è stata girata la miniserie Alfredino-Una storia italiana è stato lo stesso regista Marco Pontecorvo in un’intervista concessa a Today. La serie è stata girata nella zona intorno a Roma, dunque vicina a dove si sono svolti i fatti mentre soprattutto per quanto riguarda gli esterni. Per le scene invece girate all’interno del pozzo sono stati sono stati scavati alcuni pozzi, della profondità di 4/5 metri, mentre infine molte altre ambientazioni sono state ricostruite negli studi cinematografici della Capitale. Al di là della location di Alfredino-Una storia italiana e dei luoghi dov’è stata girata la serie, a complicare il tutto c’è anche il fatto che le riprese si sono svolte girata in piena pandemia, nel 2020.



La serie, prodotta da Sky e Lotus Productions, è andata in onda nel giugno del 2021 su Sky Cinema Uno a quarant’anni esatti dalla tragica vicenda da cui è tratta, infatti, Alfredo Rampi è caduto nel pozzo artesiano il 10 giugno del 1981. Dalla tragedia e in memoria del suo sacrificio negli anni successivi, è nato il Dipartimento della protezione civile, al fine di organizzare e coordinare soccorsi in casi di gravi emergenze come quella che si verificò nel giugno 1981.