Il professor David Halpern è a capo della task force governativa della Gran Bretagna nudge unit, che studia i fenomeni sociali di massa, e individua i comportamenti più efficaci per influenzare le opinioni e le decisioni individuali della popolazione. Questa strategia comportamentale, detta “nudging” secondo l’esperto ha avuto un grande successo soprattutto durante la pandemia da Covid, quando le persone hanno accettato tutte le nuove regole imposte dal governo in vista del pericolo contagio. Un “esperimento perfettamente riuscito” secondo Halpern, che ora, in un intervista rilasciata al quotidiano Telegraph afferma che la popolazione, in caso di nuove emergenze sarà già pronta ad obbedire ai consigli dei governi, anche se si dovesse trattare di un nuovo lockdown prolungato.
Inoltre la sua teoria si basa sul difendere in certo senso la comunicazione pubblica basata sulla paura, che in altri casi non sarebbe efficace, ma si è dimostrata valida in tempi di crisi. Infatti afferma che “In futuro i problemi di questo tipo saranno gestiti più facilmente perchè la gente è già abituata, e sa come deve comportarsi“, ad esempio, spiega il professore “Abbiamo già sperimentato l’uso di massa delle mascherine e lo smart working come metodo difensivo“.
David Halpern “Dopo il Covid la gente è abituata al lockdown, siamo pronti in caso di nuova crisi”
L’intervista al capo dell’unità di “nudging” della Gran Bretagna David Halpern, riprende anche le parole di alcune sue dichiarazioni fatte nel 2020, sempre sullo stesso tema, il professore affermava che la strategia comunicativa del governo durante la pandemia avesse funzionato perfettamente nell’influenzare i comportamenti dei cittadini. Ad esempio nell’indossare la mascherina e osservare la distanza sociale. Già all’epoca infatti disse che “i manifesti visivi erano stati capaci di insegnare alle persone quali misure adottare, portandole alla fine a sentirsi “nude” in caso fossero uscite di casa senza protezioni”.
Ora quindi, in caso di nuova emergenza e nuovo lockdown generale, tutti saprebbero già cosa fare a causa dei riflessi condizionati da abitudini consolidate. Una tecnica, che potrebbe risultare efficace, soprattutto perchè, come sottolinea un articolo de La Verità che commenta l’intervista di Halpern, i governi stanno abituando sempre di più le persone a vivere in uno stato di “crisi permanente”, tra paura di nuovi virus, pandemie e guerre nucleari.