Uno studio condotto da ricercatori olandesi e pubblicato su Bmj Public Health ha svelato che il lockdown e i vaccini potrebbero avere fatto più danni del Covid-19 in sé nel corso della pandemia. I dati registrati si riferiscono a 47 Paesi occidentali che hanno dovuto contrastare il virus, inclusa l’Italia. Il fattore da cui gli esperti sono partiti è quello relativo all’extramortalità, che è rimasta elevata per tre anni, nonostante l’attuazione delle misure di precauzione e la somministrazione dei sieri. Il motivo non è da ricondurre esclusivamente all’infezione.
Gli scienziati, come ricostruisce La Verità, hanno formulato diverse ipotesi in merito al perché il numero di decessi in eccesso è aumentato dal 2020 al 2021, per poi riscendere nel 2022. Il primo fattore è quello relativo agli “effetti avversi indiretti” delle misure di contenimento del virus, in primis il lockdown. Le chiusure delle scuole e degli uffici, così come i coprifuochi e le quarantene forzate, non hanno fatto soltanto bene. Almeno dal punto di vista sociale, dato che hanno creato “danni economici, peggioramento dell’istruzione, cattive abitudini alimentari, accesso limitato alle cure mediche (con il numero di morti di tumore che è sensibilmente aumentato)”, tra le altre cose.
Lo studio punta il dito contro i vaccini anti Covid
Lo studio olandese, tuttavia, si sofferma anche sugli effetti avversi dei vaccini contro il Covid. È stato dimostrato infatti che gli effetti avversi del siero in questi anni non sono stati rari. In tal senso, i ricercatori hanno pubblicato su Bmj Public Health una lunga lista delle possibili conseguenze: ictus, sindrome coronarica acuta, emorragia cerebrale, malattie cardiovascolari, coaguli, emorragie, eventi gastrointestinali e trombosi. In alcuni casi queste problematiche sono culminate con la morte dei pazienti o con lunghi ricoveri che hanno condizionato la loro sopravvivenza.
“Precedenti ricerche hanno confermato una profonda sottostima degli eventi avversi, inclusi i decessi, dopo l’immunizzazione. Manca anche un consenso nella comunità medica riguardo la preoccupazione che i vaccini a mRna possano provocare più danni di quanto inizialmente previsto. Studi francesi suggeriscono che i vaccini Covid-19 a mRna siano prodotti per terapie genetiche che richiedono uno stretto monitoraggio di lungo periodo degli eventi avversi”, hanno scritto gli autori.