Un lockdown europeo. Questa l’ipotesi al vaglio dei vertici dell’Unione europea per affrontare l’emergenza Covid. Lo rivela la Stampa, parlando di una proposta che potrebbe essere discussa in via preliminare oggi da alcuni capi di governo. Ma in questa direzione vanno la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e il presidente del Parlamento europeo David Sassoli. L’accordo non dovrebbe riguardare necessariamente tutti i Paesi membri per essere raggiunto, ma la sua maggioranza. L’idea della Commissione è di lasciare liberi i paesi di aderire alla proposta, senza necessariamente procedere con il voto. Quindi, la proposta consiste nell’adottare un unico provvedimento per procedere con il lockdown, ma con eventuali misure variabili a seconda delle diverse realtà nazionali. A tal proposito, la presidente della Commissione Ue vorrebbe confrontarsi con la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e con i leader europei che finora hanno evitato ogni restrizione. Oggi, dunque, potrebbe partire il giro di consultazioni.



Ursula von der Leyen potrebbe presentare già oggi, in occasione del Consiglio europeo straordinario, convocato in videoconferenza, la proposta del lockdown europeo. In questo modo, l’Italia potrebbe, ad esempio, sentirsi “alleggerita” da un lockdown su vasta scala. Intanto si vocifera la possibilità, per un limitato periodo di tempo, di lasciare solo agli studenti la libertà di circolazione nella maggior parte dei Paesi dell’Ue.



LOCKDOWN EUROPEO: LA SITUAZIONE IN GERMANIA E FRANCIA

Nel frattempo, diversi Paesi stanno procedendo con misure sempre più restrittive per arginare il coronavirus. Francia e Germania introducono il lockdown, ma quello della Merkel per ora è “light”. In Germania bar e ristoranti si limiteranno al servizio d’asporto, quindi saranno chiusi cinema, teatri, palestre e piscine. Gli incontri privati saranno consentiti solo negli spazi pubblici e fino ad in massimo di 10 persone, che però devono appartenere ad un massimo di due famiglie. Invece scuole, negozi e luoghi di culto resteranno aperti. In Francia, invece, si potrà uscire di casa solo per andare al lavoro, per chi non può farlo da casa, per prendersi cura di una persona vulnerabile e per fare una passeggiata a breve distanza da casa. Quindi, bar e ristoranti chiusi, così come negozi che non vendono prodotti essenziali. Proibiti incontri privati e assembramenti pubblici. Vietati gli spostamenti fra regioni, tranne quelli per tornare al proprio domicilio.



LOCKDOWN EUROPEO: LE MISURE IN UK, SPAGNA E BELGIO

In Gran Bretagna, invece, le restrizioni si applicano solo all’Inghilterra, perché Scozia, Galles e Irlanda del Nord agiscono autonomamente sulle politiche di salute pubblica. L’Inghilterra è stata divisa in tre aree a seconda del rischio di contagio. In quelle con livelli di contagio bassi permane “la regola del 6”, la chiusura alle ore 22 di ristoranti e pub, oltre che l’obbligo di usare mascherine anche sui taxi e del rispetto del distanziamento fisico. Nelle zone invece a rischio alto è vietato anche alle persone di diversi gruppi familiari di incontrarsi, mentre per le aree ad alto rischio è prevista pure la chiusura di bar, pub, palestre e sale da gioco, invece i ristoranti dovranno chiudere alle 22. In Irlanda del Nord sono stati chiusi per un mese pub e ristoranti, ma si possono effettuare consegne a domicilio ed è consentito il servizio d’asporto. Le scuole sono state chiuse per due settimane, mentre supermercati e negozi non possono vendere alcolici dopo le ore 20. Il Galles vieta alle persone che vivono nelle zone ritenute a maggior rischio di contagio di Inghilterra, Irlanda del Nord e Scozia di entrare nella nazione. Fino al 9 novembre sono chiuse di tutte le attività non essenziali ed è stato chiesto ai cittadini di restare a casa.

Stato di emergenza in Spagna a causa del coronavirus. Qui il lockdown imposto prevede coprifuoco nazionale dalle 23 alle 6 del mattino e incontri al massimo tra sei persone non conviventi. Le regioni però hanno una certa autonomia, quindi possono modificare le restrizioni, che non si applicano invece per le isole Canarie, dove invece la situazione è sotto controllo. Ma si sta valutando la chiusura dei confini regionali per quanto riguarda i ponti di Ognissanti e di La Almudena, previsto solo per i madrileni. Il Belgio, che è il paese europeo più colpito dalla “seconda ondata” di coronavirus secondo i dati del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), è stato introdotto un coprifuoco notturno, ma non si esclude un nuovo lockdown generalizzato.