L’ex ministro della salute britannico Matt Hancock è finito nella bufera da quando il quotidiano Daily Telegraph ha pubblicato le sue conversazioni private con i collaboratori ed alte cariche del governo, avute su Whatsapp, in merito all’emergenza Covid, in particolare nel periodo del lockdown in Gran Bretagna. Da questi messaggi, che hanno portato a denominare l’inchiesta giornalistica “Lockdown Files“, stanno emergendo alcune rivelazioni scottanti, che mostrano come spesso il governo abbia abusato delle misure restrittive, coinvolgendo la polizia, ma anche come tutti i politici ci tenessero particolarmente a salvare i provvedimenti presi fino alla fine, anche quando le circostanze e le evidenze li stavano smentendo.



Dai messaggi che Hancock scambiava su Whatsapp con il segretario di gabinetto e con il consulente dell’ufficio stampa emerge, ad esempio, che chiedeva “quando sarà possibile utilizzare la nuova variante Covid“, intendendo che le varianti del virus, e la loro pericolosità, venivano sistematicamente usate come allarmi per convincere la maggior parte della popolazione a fare il vaccino.



Hancock scherza su teorie del complotto su Bill Gates

Per informare la popolazione sulle nuove varianti Covid, la Gran Bretagna aveva avviato una piattaforma online, controllata anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, chiamata New Variant Assessment Platform. In questo sito informativo venivano periodicamente analizzate le mutazioni del virus, e poi analizzati degli esperti i diversi impatti sulla salute e sull’andamento della pandemia che queste potevano provocare. In merito a queste pubblicazioni, in alcuni messaggi su Whatsapp tra Hancock ed il responsabile dei rapporti con la stampa, Damon Poole, escono fuori anche alcune frasi scherzose che si riferiscono ad alcune teorie dei cospirazionisti e complottismi che circolavano all’epoca su Bill Gates ed il vaccino creato in laboratorio per impiantare i microchip prodotti dalla Microsoft.



Hancock infatti in uno dei messaggi chiede se si poteva avere “l’approvazione” di Bill Gates sulla piattaforma, il suo collaboratore rispondeva: “Non prometto nulla ma sto cercando di ottenere una sponsorizzazione“. Quindi ironicamente Hancock citava la teoria dei microchip nei vaccini e rispondeva: “Dì a Bill Gates, che mi deve un favore, considerando a quante persone stiamo facendo impiantare i suoi microchip“. In realtà, come è poi emerso dall’inchiesta, il ministro stava cercando consensi per promuovere la nuova piattaforma innovativa, rileva varianti Covid, che il governo aveva pubblicato.

Ex ministro: “No riduzione quarantena o sembrerà che ci siamo sbagliati”

Non finiranno certo a breve le polemiche che hanno investito l’ex ministro della salute Matt Hancock, i messaggi regalati alla stampa da parte della sua ex assistente, sono ora sotto gli occhi di tutti. Moltissimi stanno avanzando ipotesi di una chiara strategia del terrore, messa in atto da governo, che avrebbe esagerato appositamente con gli allarmi pur di mantenere la linea dura del lockdown e delle restrizioni imposte. Anche su questo ci sarebbero migliaia di comunicazioni inequivocabili. Come ad esempio quelle in merito a non ridurre i giorni di isolamento da 14 a 5, anche quando già nel resto d’Europa molti altri paesi avevano adottato queste nuove regole.

Nonostante gli avvisi dei medici, che chiaramente suggerivano di limitare l’autoisolamento per chi era stato a contatto con positivi ma risultato senza sintomi, Hancock nei messaggi rifiutava la proposta. Dicendo che “diminuire la quarantena potrebbe far pensare che il ministero si è sbagliato” e che questo poteva quindi sembrare un “rilassarsi troppo” di fronte all’allerta che invece doveva, a quanto pare, restare alta anche quando le condizioni avrebbero permesso più libertà a tutti i cittadini.