Si allarga lo scandalo dei Lockdown Files nel Regno Unito. Nel mirino, questa volta, è finita la polizia inglese. I Lockdown Files sono messaggi WhatsApp scambiati tra i ministri e le più alte cariche del governo inglese nel periodo più duro della pandemia, trapelati di recente e rilanciati dalla stampa estera. Il Daily Telegraph riporta infatti i messaggi in cui Matt Hancock, ex Segretario di Stato per la salute e gli affari sociali del Regno Unito, aveva discusso con i ministri la possibilità di “andare giù pesante con la polizia” nei confronti dei cittadini durante il lockdown.
In particolare, Hancock aveva dato ordine di applicare misure stringenti nei confronti della popolazione, mentre pochi giorni più tardi gli inquilini del numero 10 di Downing Street si sarebbero incontrati per celebrare una festa illegale. I messaggi trapelati di Lockdown Files mostrano l’ossessiva preoccupazione che i cittadini inglesi potessero violare il regime di isolamento del lockdown. Il Daily Telegraph ha reso pubblici oltre 100.000 messaggi inviati da Matt Hancock, che mostrano tra le altre cose come l’ex premier Boris Johnson avesse fatto precipitare il Regno Unito in un secondo lockdown totale nonostante i dati a disposizione degli scienziati dimostrassero l’erroneità di questa strategia.
Lockdown Files, lo scandalo della polizia: oltre 118.000 multe per violazione delle regole
I Lockdown Files hanno mostrato anche la lotta di Matt Hancock per mantenere chiuse le scuole, ricevendo accuse di aver trascurato gli allievi di tutto il Regno Unito. Ma non solo, perché alcuni messaggi hanno svelato le celebrazioni dei ministri e dei funzionari inglesi per l’inasprimento delle azioni di polizia contro i trasgressori delle regole del lockdown. Quando l’Inghilterra era stretta nella morsa della preoccupazione per le varianti covid in arrivo dall’estero, Boris Johnson in un messaggio aveva definito “superbo” il fatto che due persone fossero state multate per 10.000 sterline per essere ritornate da Dubai senza aver osservato la quarantena. Lo stesso ex premier nel 2020 aveva deciso di aumentare il livello di allerta, annullando le celebrazioni di Natale per il popolo inglese mentre a Downing Street si festeggiava.
Nonostante l’indipendenza sia sancita per legge come “principio fondamentale della polizia britannica”, l’atteggiamento repressivo delle forze dell’ordine resta una delle questioni più controverse dallo scoppio della pandemia. Sono state infatti multate persone per aver passeggiato con una tazza di caffè, o per essere uscite di casa senza validi motivi o ancora per aver preso parte a proteste. Come sottolinea il Daily Telegraph, la polizia è stata accusata di aver adottato tattiche orwelliane come l’uso di droni, blocchi stradali ed elicotteri per individuare i trasgressori. Delle 118.000 multe di quel periodo, la maggior parte è stata contestata e annullata dai tribunali.