Il Covid continua a far parlare di sé. Non solo per gli strascichi che ha portato con sé in termini di salute, ma anche per i danni che i lunghi lockdown hanno causato a livello psicologico. E a risentirne sono stati soprattutto i bambini, sottratti alla socialità fuori e dentro scuola. Di questo parere è anche Dame Sally Davies, ex capo ufficiale medico della Gran Bretagna tra il 2010 e il 2019, che al Daily mail ha rivelato come le restrizioni abbiano danneggiato intere generazioni di bambini.
In occasione dell’inchiesta sul Covid in corso, Davies si è mostrata dispiaciuta per come la pandemia sia stata trattata in Gran Bretagna, basandosi solo su restrizioni (a partire dal lockdown) e confronto con le indicazioni che venivano dettate da esperti mondiali, seguite come ‘pensiero di gruppo’, senza i dovuti approfondimenti che un’emergenza sanitaria richiederebbe. Ha poi definito ‘orribili’ le morti dei cittadini inglesi non opportunamente curati, e si è scusata con le famiglie delle vittime.
Sally Davies su Covid: “Mancanza di resilienza nella salute pubblica”
Sally Davies, nell’affrontare la sua narrativa sulla lotta al Covid si è voluta poi focalizzare sulla mancanza di tutela della salute della popolazione inglese. Indice in questo senso è l’alto tasso di obesità che colpisce gli inglesi e anche i bambini. “Parlerei della mancanza di resilienza nella salute pubblica; il 25% dei bambini nel sesto anno sono obesi; il 60% degli adulti è obeso o sovrappeso; abbiamo alti livelli di diabete. In che modo il governo svolge un ruolo nel migliorare la salute delle persone? Perché c’è una visione libertaria che dipende tutto da ognuno di noi come individui e da quanto siamo forti, ma ovviamente non si tratta di questo.”
In definitiva, secondo la dottoressa, in Gran Bretagna i casi di morti da Covid non sarebbero da imputare solo ad una mancanza di adeguata preparazione, ma anche ad una salute generale latente da parte dei cittadini inglesi, che li avrebbe resi più fragili e quindi più esposti al virus.