L’Italia tornerà presto in lockdown? Una domanda che molti fra i nostri connazionali si stanno ponendo in questi giorni, alla luce della crescita esponenziale dei contagi. Ieri quasi 22mila nuovi casi, e il governo è stato costretto ad emanare nel giro di pochi giorni ben 3 Dpcm, vista la situazione d’emergenza. Anche il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa di presentazione del Decreto Ristori, non ha escluso più la chiusura, e rivolgendosi ai giornalisti ha specificato: “Se rispettiamo le norme abbiamo buone chance di affrontare dicembre con serenità, in caso contrario ci sarà il lockdown in Italia”. Insomma, sono molti quelli convinti che il Dpcm di domenica scorsa sarà l’ultimo step prima di una nuova chiusura totale. Fino al 23 novembre, giorno in cui scadrà il Decreto, dovremo sottostare alle nuove misure di restrizione, ma se la curva epidemiologica dovesse impennarsi ulteriormente, a quel punto il lockdown in Italia sarà inevitabile.



LOCKDOWN IN ITALIA? IN FRANCIA TUTTO PRONTO

Tra l’altro l’Italia non è l’unica nazione del Vecchio Continente in cui si prospetta un lockdown, visto che anche la Francia e la Germania sono vicine a nuove chiusure drastiche. Quelli messi peggio son in particolare i vicini d’oltralpe, dove negli scorsi giorni sono stati toccati addirittura 52mila casi di infezione, e dove questa sera parlerà il presidente Emmanuel Macron, annunciando le nuove misure restrittive da qui alle prossime settimane. E proprio vedendo i vicini di casa che il governo vorrebbe correre ai ripari, visto che, 50mila casi in un giorno i nostri ospedali non li potrebbero mai reggere, tenendo conto che numerosi nosocomi e pronto soccorso sono già al collasso con la situazione attuale. Il problema sarà la reazione del popolo d’Italia ad un nuovo lockdown, alla luce delle violente proteste andate in scena in questi giorni a Napoli, Milano e Torino, giusto per citare solo tre città: c’è il rischio di una rivoluzione?

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