«L’obbligo di restare a casa proclamato durante lo stato d’emergenza è incostituzionale»: questo ha deciso la Corte Costituzionale di Spagna dopo diverse riunioni nelle ultime settimane che hanno portato mercoledì mattina 14 luglio la sentenza che fa già discutere in tutta Europa. Con la Corte completamente divisa – 6 giudici contro 5 – si è giunti a ritenere il lockdown imposto dal Governo Sanchez nei primissimi mesi dell’emergenza Covid come profondamente illegittimo.
Come riportano le agenzie NOVA e AFP, la Corte iberica ha parzialmente accolto il ricorso del partito VOX in aperta polemica contro il provvedimento che imponeva alla popolazione di non uscire di casa per contenere la pandemia del coronavirus. «L’intensità delle restrizioni imposte dal Governo all’inizio della pandemia», spiega la Corte di Spagna, «superava ciò che poteva essere concesso sotto l’ombrello giuridico dello stato di emergenza». Decisivo il voto tra i giudici togati della vicepresidente Roca, in “area Psoe” ma che in questo frangente si è schierati con i giudici conservatori.
L’INCOSTITUZIONALITÀ DEL LOCKDOWN (IN SPAGNA)
Alcuni giudici ritenevano lo stato di emergenza un ombrello giuridico “sufficiente” per limitare l’esercizio di alcuni dei diritti fondamentali – come la libertà di movimento – mentre gli altri ponevano il lockdown come strumento eccessivo per quella copertura legale. Spiega ancora la NOVA citando i giudici spagnoli, «la Corte ha accolto parzialmente il ricorso presentato dal partito di estrema destra Vox, respingendo invece la parte relativa alla limitazione delle attività economiche che avrebbe aperto la porta ai ricorsi di imprese e società nei confronti dello Stato». Secondo la tv di stato TVE, la sentenza ha affermato che le restrizioni alla circolazione «hanno violato i diritti fondamentali dei cittadini», quindi lo stato di emergenza «non è stato sufficiente per dare loro sostegno costituzionale». I sei giudici hanno affermato che lo stato di eccezione, che consente al governo di sospendere i diritti fondamentali, è comunque necessario ma non può pensare di produrre un divieto di uscire di casa come avvenuto in Spagna e in realtà in tutto il resto dell’Europa, Italia compresa (tramite Dpcm autorizzato dallo stato di emergenza). Con la diffusione dell’epidemia e gli ospedali pieni, il governo Sanchez ha dichiarato lo stato di emergenza il 14 marzo 2020 e lo ha mantenuto intatto per 6 settimane consecutive.