Il professor Massimo Andreoni, primario del policlinico Tor Vergata di Roma, è intervenuto in qualità di ospite nel corso del pomeriggio di venerdì 7 gennaio 2022 a “Oggi è un altro giorno”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone. Inevitabilmente, all’esperto è stato richiesto di fornire il suo punto di vista circa la situazione legata alla diffusione del Coronavirus in Italia: “Il quadro al policlinico Tor Vergata è complicato, ci sono pazienti gravi ricoverati, la terapia intensiva è piena, le aree chirurgiche dell’ospedale vengono in parte dismesse per fare posto ai pazienti Covid”.



In questo frangente, poi, nel Belpaese ci sono molte persone che non si sono vaccinate. Nelle terapie intensive tra i vaccinati ve ne sono molti che non hanno completato il ciclo vaccinale o che sono soggetti fragili. I nuovi farmaci monoclonali aiutano questi pazienti, che però purtroppo non rispondono al siero in alcuni casi”. Alle misure varate dall’esecutivo Draghi che voto può essere dato? “Io ragiono da clinico e da medico, mentre il politico deve tenere conto di altri aspetti. A queste misure io darei un 7 e mezzo, in quanto la sanità italiana si è confrontata con questa pandemia in maniera più che brillante rispetto ad altri Paesi, come la Gran Bretagna, dove sono stati lanciati messaggi incomprensibili”.

ANDREONI: “SE IL VIRUS FOSSE ENDEMICO, I VACCINI…”

Il professor Massimo Andreoni, a “Oggi è un altro giorno”, ha chiarito che in Italia “non arriveremo al codice nero negli ospedali, mentre sui lockdown parziali è possibile si debba fare ancora qualche sforzo. Ora, se riusciremo a reggere bene le prossime due settimane, la curva epidemiologica andrà comunque a ridursi. Certo, riaprire le scuole può portare a un nuovo aumento dei contagi, perché comunque costituisce un momento di rischio”.

Se il virus diventasse endemico, dovremmo vaccinarci quattro volte all’anno? “Il fatto che sia servita una terza dose l’abbiamo capito dopo le prime due. Israele sta sperimentando la quarta, ma nessuno sa quanto sia necessaria. Quello che sappiamo oggi è che il booster ha dato un’immunità nettamente superiore a quella legata alla seconda vaccinazione. Probabilmente la terza vaccinazione durerà 9-12 mesi”.