“Lockdown totale in tutta Italia”: è questa la richiesta avanzata nelle passate ore da Filippo Anelli, Presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), attraverso la sua pagina Facebook, anche alla luce dei dati preoccupanti sui ricoveri in ospedale e nelle terapie intensive. Anelli ha acceso i riflettori sulla carenza di medici specialisti mentre 23 mila medici laureati attendono di potersi specializzare. La sua richiesta è quella di poter ammettere tutti, indipendentemente dalle graduatorie bloccate e dai copiosi ricorsi: “Sarebbe una boccata d’ossigeno per il sistema”. In un video pubblicato su Repubblica, lo stesso presidente della Fnomceo ha commentato gli ultimi tragici dati relativi all’emergenza Coronavirus in Italia: “I dati di questa settimana purtroppo non ci fanno prevedere nulla di buono. Mediamente abbiamo registrato in quest’ultima settimana 1.000 ricoverati al giorno, 110 in terapia intensiva, 25.000 in isolamento domiciliare e oltre 300 morti al giorno: tra un mese, se questo trend dovesse restare invariato, avremo altri 10.000 morti in più e supereremo la soglia fatidica dei 5.000 posti letto in terapia intensiva”. Per Anelli si prospetta uno “scenario drammatico” non solo in riferimento alla cura dei malati Covid ma anche per il trattamento di tutti coloro che sono affetti da altre patologie.



“LOCKDOWN TOTALE IN TUTTA ITALIA”: L’APPELLO DI ANELLI

Il futuro del nostro Paese, travolto dall’emergenza Covid, è tutt’altro che roseo e per questo anche Anelli torna a chiedere un lockdown totale in Italia: “Per questo servono misure drastiche come un lockdown totale, per evitare di andare a fine dicembre-inizio gennaio a dover sommare il trattamento di malati Covid con quelli affetti da influenza”. Come rammenta Fanpage.it. non è la prima volta che Anelli parla di lockdown totale ma adesso si tratta di una richiesta ufficiale ed esplicita. La scorsa settimana, in una intervista all’Huffpost aveva definito la seconda ondata della pandemia “uno tsunami” ed aveva dichiarato che “i medici sono preoccupati, inutile nasconderlo. Il lockdown generale ci farebbe comodo perché abbasserebbe subito la curva, ma ci rendiamo conto che il Governo deve guardare anche alla tenuta del sistema economico, comprendiamo gli sforzi e i tentativi che sta facendo per tutelare le attività produttive”. Più recentemente aveva lanciato l’allarme anche per la situazione in puglia: il lockdown “soft” applicato alla zona arancione (Puglia e Sicilia) darà i primi effetti solo tra 20 giorni, ovvero quando ormai potrebbe essere troppo tardi. “Anche considerando che il trend di crescita rimanga costante e non abbia un andamento esponenziale, all’Immacolata rischiamo di avere 400 morti e la saturazione dei posti letto Covid che la Puglia ha a disposizione”, aveva detto.

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