E’ morto Lodewijk Frederik Ottens. Il nome non vi suonerà troppo famigliare ma si tratta di colui che ha inventato le musicassette, più note come “cassette” e supporto musicale più in uso fino agli anni ’90, quando vennero poi soppiantate dai compact disk. Lodewijk Frederik Ottens, ingegnere di origini olandesi, è morto sabato scorso nella sua casa di Duizel, come riferisce Corriere.it, e aveva 94 anni. Subito dopo la laurea era entrato nella strong>Philips, in cui nel 1960 era poi divenuto capo del settore sviluppo dei prodotti; fu proprio in quell’ambiente che il grande ingegnere sviluppò prima un registratore portatile quindi nel 1963 l’audiocassetta, che mandò in pensione i vecchi 33 e 45 giri in vinile, rivoluzionando il mondo della musica.
Il dispositivo inventato dal genio orange poteva infatti stare nella tasca di una giacca e di conseguenza poteva essere trasportato facilmente fuori casa. Il mondo intero lo scoprì durante la fiera della radio di Berlino, poi nel 1964 il nome “musicassetta” venne brevettato e in seguito il prodotto venne lanciato sul mercato in collaborazione con la Sony. Fu un successo clamoroso, visto che si calcola che dagli anni sessanta ad oggi siano state vendute circa 100miliardi di musicassette, il formato a mani basse più vendute nella storia.
LODEWIJK FREDERIK OTTENS È MORTO: IL “CONGEDO” DEL 1986
Ottens viene ricordato anche per altre grandi invenzioni, visto che negli anni ’70 partecipò ad un altro super progetto come direttore tecnico della Philips, leggasi lo sviluppo del compact disc, commercializzato ufficialmente a partire dal 1979, prendendo comunque piede una quindicina di anni più tardi. Due formati in disuso ma che stanno tornando di moda, come spesso e volentieri accade per i prodotti vintage. Nel Regno Unito, infatti, nel 2020 sono state vendute 175mila musicassette, un numero non incredibile ma comunque più del doppio rispetto al venduto del 2019, di conseguenza il mercato sembrerebbe essere in espansione. Ottens andò in pensione nel 1986 e prima di congedarsi consegnò ai colleghi un libro di più di 300 pagine attraverso cui aveva raccolto le proprie esperienze sul lavoro. Fra i consigli ai suoi erede, lavorare in gruppo, abbreviare i tempi di consegne e assumere più donne.