Gli è scappata una bestemmia durante una Commissione comunale da remoto. Non sapeva che così avrebbe fatto scoppiare la bufera sulla campagna elettorale a Lodi. Il protagonista di questa vicenda è Francesco Milanesi, esponente della lista Lodi Civica, candidato nella coalizione che sostiene Andrea Furegato, candidato del Partito democratico alle prossime elezioni del 12 giugno. La bestemmia è stata inavvertitamente proferita il 14 aprile, quando era in corso in streaming la seduta della Commissione welfare. Ad un certo punto, Milanesi riceve una chiamata di lavoro e pronuncia distintamente la bestemmia, rilanciata nell’aula virtuale. Una questione di secondi, che però rischiano di costare le elezioni al candidato civico.



La Lega lo ha contestato duramente, chiedendo l’esclusione dalle liste. “È una cosa che va oltre la vergogna. Perché al di là del fatto che l’interessato pensava di avere il microfono spento, Milanesi, durante una seduta di commissione, in cui per altro beneficia di un gettone di circa 50 euro, dimostra chiaramente a tutti i cittadini di non occuparsi affatto di ciò che riguarda la seduta”, gli rimprovera Alessandro Canevari, segretario cittadino della Lega.



FRANCESCO MILANESI SI SCUSA “ESCLAMAZIONE INFELICE”

Peraltro, il 14 aprile era ‘Giovedì Santo’, un altro motivo per condannare la bestemmia. Anche in virtù del fatto che Francesco Milanesi potrebbe diventare vicesindaco, la Lega va all’attacco e sottolinea che “dopo aver bestemmiato in commissione, ha pubblicato sui suoi profili social la foto di Gesù Cristo in croce”. Non è tardata ad arrivare la replica del diretto interessato, che si è difeso, pur scusandosi per quanto accaduto. “Mi dispiace che sia successa una cosa del genere, di sicuro non era mia intenzione”, la premessa di Francesco Milanesi. “Sono stato raggiunto da una telefonata di lavoro durante la commissione. Il microfono era erroneamente acceso e mi è sfuggita una infelice esclamazione”, si è giustificato il consigliere comunale di Lodi Civica.



“Come cattolico sono naturalmente un peccatore e in tal senso devo rispondere ad altri e alla mia coscienza, cosa che ho fatto, come sempre”, ha aggiunto Francesco Milanesi. Poi è passato al contrattacco, rispondendo alle critiche. “Il fatto che qualcuno provi a trasformare mie eventuali trasgressioni come credente in una religione, che consente il pentimento, fa solo sorridere visto che i predicatori improvvisati farebbero meglio a ricordarsi che solo chi è senza peccato può scagliare pietre”.