Tutti noi diamo per scontato di trovare la bottiglia d’acqua in frigorifero, la pasta nella dispensa e il dentifricio nel bicchiere sul lavello. Quotidianamente. Ma senza qualcuno che sposta quei beni, tutto sarebbe meno automatico. E garantito. «Per questo occorrono riforme importanti sulla legislazione del lavoro e in ambito fiscale del settore, è giunta l’ora di riconoscere l’attenzione che merita a un comparto che rende possibile il miracolo quotidiano di avere a disposizione i beni primari e necessari. La logistica non è solo infrastrutture ma soprattutto servizi perché, se hai le strade ma non chi le percorre carico, le merci non circolano».
Parola di Renzo Sartori, presidente di Number 1 Logistics Group e gran cerimoniere dell’incontro dal titolo Creare valore: la logistica nell’economia nazionale e la centralità del Mezzogiorno che si terrà domani (27 ottobre) alle ore 11.30 a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, con la collaborazione di Confindustria Campania. Un’occasione di confronto sul tema fondamentale del futuro della logistica in Italia e in particolare nel Mezzogiorno, ma anche per inaugurare il nuovo magazzino di Number 1 a Pignataro Maggiore, un gioiello di sostenibilità ed efficienza da 100.000 posti pallet. Una sfida, insomma. Per qualcuno, addirittura un azzardo, stando almeno agli ultimi dati macro che vedono Europa e Italia in rallentamento economico. Non per Renzo Sartori, a detta del quale «ovviamente non si può negare un calo dei volumi, ancorché Number 1 sia leader in un settore ontologicamente anticiclico. Perché, se anche l’economia si contrae, mangiare e bere restano necessità primaria. E non differibili. Detto questo, come gruppo siamo convinti che sia proprio questo il momento per investire, non perché non vediamo criticità ma perché il nostro è un settore strategico. E occorre far comprendere questa importanza del comparto, come dimostrato in maniera drammaticamente eclatante dalla pandemia prima e dai vari contesti bellici poi, senza contare criticità settoriali come la mancanza di personale».
Insomma, non è tempo per timidi. Né per disfattisti. «Il nostro settore ha mostrato un importante livello di resilienza, oggi come allora. Certo, a fronte del rallentamento macro si può stare a casa e chiudersi nella propria comfort zone. Non noi. Noi pensiamo invece che occorra offrire ai nostri committenti e al mercato dei servizi logistici che siano sempre più efficienti, per rispondere alle sfide del presente e del futuro. Questo è il contributo più importante».
Resiliente. Strategico. Ma il settore della logistica per vincere le nuove sfide necessita di sostegno: «Non economico. Certo, quello non guasta affatto e in ambito di Pnrr ovviamente la partita va giocata. Il sistema logistico deve essere sostenuto prima di tutto a livello di innovazione e riforme strutturali, al fine di confermarne la centralità come comparto economico chiave del Paese. Come tutti, infatti, scontiamo delle sofferenze, delle criticità. Poca attrattività occupazionale e verso i giovani, questo perché il comparto necessita appunto di sostegno per uno svecchiamento e una continua innovazione».
La stessa che Number 1 ha messo nel suo nuovo progetto, il magazzino di Pignataro Maggiore che proprio domani verrà inaugurato in occasione dell’incontro. Non solo investimenti per rispondere alla crisi e al pessimismo, ma anche la scelta di incentrarli nel cuore di quel Mezzogiorno che sconta da decenni un surplus di promesse e parole e un deficit di fatti. E progetti. «Sicuramente per Number 1 non è novità, siamo già attivi da anni a Marcianise (Caserta), punto nodale per il Sud. E proprio in ossequio alla strategia di sviluppo e sostenibilità su cui stiamo investendo, abbiamo deciso di ampliare la nostra presenza al Sud. Un Hub per fare sviluppo, un nuovo magazzino con 100.000 posti pallet, alto 14 metri con predisposizione a sistemi di automazione e situato in un’area che già prevede un possibile, ulteriore ampliamento. Ma la scelta, davvero quella importante, è stata quella della modalità degli interventi. Il nuovo magazzino è infatti cosiddetto “brown field”, ovvero frutto della rigenerazione di una struttura esistente come sito produttivo e che è stata rifatta e adattata a un contesto da logistica innovativa. Inoltre, non c’è stato consumo di suolo: oltre il 70% del materiale utilizzato è stato recupero dalla struttura preesistente. Infine, un livello di autonomia energetica che – fra giorno e notte – garantisce una copertura media totalmente da fotovoltaico del 70%, oltre all’utilizzo di carrelli al litio di ultima generazione. Insomma, un impatto ambientale limitatissimo. D’altronde, si tratta del più grande investimento di tipologia “brown field” in Italia del 2023».
E leggere questi dati il giorno successivo alla certificazione da parte dell’ISPRA nel suo rapporto annuale di un consumo di suolo che in Italia nel 2022 accelera, arrivando alla velocità di 2,4 metri quadrati al secondo e avanzando – in soli dodici mesi – di altri 77 km2 (oltre il 10% in più rispetto al 2021), fa riflettere. E mette in prospettiva l’importanza dell’investimento.
E il futuro? Se ne parlerà alla tavola rotonda che vedrà protagonisti, fra gli altri, il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, Massimo Menna, Amministratore Delegato di Pasta Garofalo e Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria, Sicilia per Intesa Sanpaolo – Banca dei Territori. Il tutto in seno a un evento nato per comunicare al mercato l’importanza di investire in un’area come il Mezzogiorno, tanto che l’intervento centrale vedrà protagonista il professor Vittorio Marzano, dell’Università Federico II di Napoli, uno dei principali esperti in Europa sul tema della logistica. «Mi preme sottolineare la collaborazione sul territorio con Confindustria Caserta, fondamentale ad esempio nell’individuazione del sito e con cui, più in generale, intrattiene un ottimo e fruttuoso rapporto di scambio», chiosa Sartori. «Abbiamo invitato politica, impresa e committenti e devo dire che la risposta è stata inaspettata. Anche aziende geograficamente lontane saranno presenti, quindi un segnale importante di interesse per ciò che Number 1 sta facendo – in qualità di leader – nel settore della logistica food e beverage». Ad maiora.
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