A Un Giorno da Pecora si sa che il serio e il faceto si scambiano spessissimo anche nel corso della stessa risposta, eppure le indicazioni date da Roberta Lombardi – tra le leader del M5s romano, anti-Raggi da sempre e non proprio tra le prime fedelissime della leadership di Luigi Di Maio – offrono numerosi spunti di carattere politico nel momento di massima crisi del Movimento 5 Stelle da quando è nato più di 12 anni fa con Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Dopo la batosta alle Regionali, con i sondaggi in calo e con il voto su Rousseau che solo qualche giorno fa “sconfessava” la linea della dirigenza M5s Di Maio-Casaleggio-Grillo, la “pasionaria” romana inquadra così il momento del suo Movimento: «In dieci anni il Movimento è cambiato ed è davanti ad una scelta fondamentale. Bisogna capire cosa si vuole fare da grandi. Ovvero: se abbiamo visto che sia destra che sinistra sono uguali e quindi noi preferiamo rimanere da soli, possiamo pensare a fare un’opera importante di opposizione». L’alternativa avanzata dalla Lombardi sempre a “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio1 è semplice: «Oppure possiamo dire che siamo in un paese proporzionalista e che se vogliamo governare ci dobbiamo alleare con qualcuno. Troviamo i temi per noi fondamentali nei prossimi dieci anni e proviamo a vedere chi ci sta». Come annunciato nei giorni scorsi da ambienti grillini, è in arrivo con “gli stati generali” il nuovo «team del futuro M5s. Dovrà esser un organo collegiale che seguirà la parte politica e quella organizzativa. Io ci sarò? Mi sono a disposizione del movimento».
ROBERTA LOMBARDI, LA “ROMPICOGLIO**” DEL M5S
In attesa però del “team del futuro”, il M5s deve chiarire cosa fare nelle prossime Elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria, con le “regionare” scattate su Blog delle Stelle e Rousseau fino al prossimo 4 dicembre: per la Lombardi occorre fare chiarezza su cosa e come chiedere agli iscritti grillini. «Chiediamolo ai cittadini delle rispettive regioni cosa vogliano nelle prossime Regionarie, magari in modo un po’ più diretto». Anche qui lo “schematismo” della Lombardi è schietto e semplice: «Alle elezioni in Emilia Romagna ed in Calabria vogliamo andare: a) da soli; b) provare a trovare dei temi col c.sinistra; c) provare a trovare dei temi col c.destra». Notevole è l’altra polemica sollevata in giornata dalla stessa Lombardi dopo esser stata ospite a “L’aria che tira” su La7 negli studi di Myrta Merlino: dopo che Grillo aveva parlato del ruolo del capo politico Di Maio dopo il vertice privato – «è lui il leader e non rompete i coglion*» – la Lombardi si era subito “difesa” dicendo di essere da sempre una vera “rompicoglion* «#iorompoicoglioni e me lo ha insegnato Beppe 12 anni fa… I partiti personali negli anni hanno fallito, fallirà anche la meteora Salvini. Dobbiamo superare quel modello».