Cresce il numero di cittadini della Regione Lombardia che sarebbe disposto a trasferirsi da Milano alle aree rurali a sud della stessa metropoli, precisamente in zona Lomellina, Oltrepò Pavese, Oltrepò Mantovano e Oglio Po. A sottolinearlo è Lombardianotizie.online, che ha pubblicato i risultati dell’indagine realizzata da ‘The European House Ambrosetti‘. “In questi territori, caratterizzati dal settore primario – le parole dell’assessore Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) – la riscoperta di una diversa occasione di vita non lontana dalla metropoli consente un’opzione. Vale a dire, fare scelte differenti in una realtà che fa delle eccellenze agricole una delle sue caratteristiche più eclatanti. Sono territori da riscoprire, hanno una capacità di attrazione notevole in chi cerca emozioni, suggestioni che vanno anche oltre le produzioni locali. Sono luoghi che hanno bisogno di aumentare la consapevolezza di diventare nuove opportunità. Obiettivi che attraverso i Gal si possono centrare. È l’inizio di una nuova frontiera che fa del sud della Lombardia una grande fucina per nuove occasioni di sviluppo”.



Gli fa eco Barbara Mazzali, assessore Turismo, Marketing territoriale e Moda, secondo cui: “C’è un forte ritorno alle origini a qualcosa di vero e autentico. E le nostre campagne lombarde hanno proprio questo sapore. Lomellina, Oltrepò Pavese, Oltrepò Mantovano e Oglio Po oggi stanno diventando destinazione di una possibile scelta di vita. I milanesi sono attratti dalla campagna di Pavia e Mantova, ma la vivono come meta fuori porta, sebbene sia in aumento l’ipotesi di trasferirsi a vivere in aree extra-urbane”.



LOMBARDIA, 15% MILANESI DISPOSTI A TRASFERIRSI IN AREE RURALI: 50% PRENDE IN CONSIDERAZIONE L’IDEA NEI PROSSIMI ANNI

L’opzione di scelta principale per quanto riguarda i cittadini di Milano che sarebbero pronti a trasferirsi più a sud è quella della “qualità della vita” intesa come tempo libero, reti sociali, sicurezza, potere d’acquisto migliore e patrimonio naturale, scelto da 507 meneghini.

Altri “pilastri” sono stati il mercato del lavoro, le imprese, i servizi di base e commerciali, e infine le infrastrutture. Sette milanesi su 10 si dicono inoltre disposti a trasferirsi negli anni a venire, mentre il suddetto 15% lascerebbe fin da subito il capoluogo lombardo.