Partirà in fase sperimentale il prossimo gennaio 2024, per poi entrare a regime da marzo, il nuovo sportello psico-pedagogico nelle scuole, rivolto agli studenti ‘Scuola in ascolto’. Il progetto è stato presentato ieri, come si legge su Lombardianotizie.online, e vedrà il coinvolgimento di psicologici e pedagogisti, in stretta collaborazione con le ATS e i servizi territoriali. Fra gli obiettivi, come si legge sul portale lombardo: “Identificare il bisogno di salute, mitigando il peso crescente dei disturbi psicologici e del disagio psichico degli studenti; intercettare, prevenire e contrastare traumi e disturbi psicologici e del comportamento”, ma anche: “Individuare con tempestività possibili situazioni psicopatologiche, con l’obiettivo di favorire un’appropriata presa in carico anche dei Servizi socio-sanitari territoriali; promuovere abilità e competenze per il successo formativo degli alunni, potenziando i processi di inclusione ed integrazione scolastica, con particolare riguardo alla gestione degli alunni con bisogni educativi speciali”.
L’iniziativa interesserà gli istituti scolastici statali e paritari di primo e di secondo grado e gli Istituti di Formazione Professionale (IeFP) e inizialmente coinvolgerà 25 scuole statale, 15 paritarie e 15 di formazione professionale, attivo 5 giorni su 7. “Regione Lombardia – ha affermato l’assessore Simona Tironi (Istruzione, Formazione e Lavoro– sta lavorando attivamente per potenziare il lavoro di assistenza psicologica e pedagogica per le famiglie, gli insegnanti e gli studenti. Abbiamo stanziato oltre 3 milioni di euro per il prossimo triennio. La sperimentazione Scuola in ascolto è un’azione concreta che darà un importante supporto”.
LOMBARDIA, AL VIA LO SPORTELLO PSICO-PEDAGOGICO NELLE SCUOLE: GLI ASSESSORI TIRONI E BERTOLASO
E ancora: “Saranno infatti presenti professionisti all’interno delle scuole, in spazi dedicati. Per aiutare i ragazzi nei momenti difficili, come possono essere ad esempio quelli legati ad un disagio psicologico. O a problemi legati al bullismo. Ma saranno anche un valido aiuto per promuovere le competenze dei ragazzi. Aiutandoli nella scelta di un percorso scolastico”. Gli esperti potranno aiutare quegli studenti che hanno difficoltà relazionali ma anche malessere psico fisico, sintomatologie ansiose-depressive, disturbi alimentari, disagi emotivi e molto altri ancora.
L’assessore al welfare, Bertolaso, ha aggiunto: “Prima del Covid gli accessi nei nostri Pronto soccorso per questo tipo di problematiche erano molto limitati. Se ne registrava uno alla settimana. Oggi, purtroppo, è cambiato tutto e i giovanissimi che si presentano in ospedale per questo tipo di disagio possono anche essere 3 o 4 al giorno nei grandi ospedali metropolitani. Proprio per invertire questo trend crescente, nel nuovo Piano socio-sanitario per i prossimi 5 anni, a livello sociale il target è proprio quello dei giovani ‘con le loro difficoltà, incertezze e insicurezze”.