Le persone positive al coronavirus in Lombardia resteranno in quarantena fino al 3 maggio. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare Giulio Gallera nella tradizionale conferenza stampa in cui fornisce il bollettino sull’epidemia. “Sta uscendo una linea guida che prevede che la quarantena duri fino al 3 maggio”. Il periodo di 14 giorni finora previsto è stato allungato fino a quella data per tutti i positivi. Di conseguenza, chi non può per questo lavorare avrà un “certificato dal medico di allungamento della quarantena fino al 3 maggio”. L’assessore lombardo ha spiegato che i 14 giorni “servono per vedere se compaiono i sintomi”, ma molte persone poi sono ancora positive, “quindi a garanzia di tutti allunghiamo il periodo”. Questo era stato infatti un aspetto messo in evidenza pubblicamente da Alessandro Politi, inviato de “Le Iene” in isolamento domiciliare perché positivo al coronavirus da più di 30 giorni. Gallera però ha aggiunto che l’idea è di fissare il periodo di quarantena a 28 giorni in via definitiva.



CORONAVIRUS, QUARANTENA POSITIVI ALLUNGATA IN LOMBARDIA

L’idea della Regione Lombardia è dunque di portare da 14 a 28 i giorni la quarantena in modo definitivo. Un’ulteriore restrizione che rientra nel piano per cercare di fermare la diffusione del virus. «Come si è deciso che i quindici giorni siano sufficienti, se io dopo trenta giorni sono ancora positivo?», aveva dichiarato Alessandro Politi de “Le Iene” in un video. Ma aveva lanciato anche un altro interrogativo: «Non è che forse il contagio tarda a fermarsi anche per questo motivo?». La decisione della Regione Lombardia di introdurre nuove linee guida sulla quarantena delle persone positive al coronavirus potrebbe dunque essere legata a quello che è un interrogativo comune. Se il contagio non si ferma ancora, forse è anche perché la quarantena dura meno del tempo che si impiega per guarire dal Covid-19. Considerando che la Lombardia è la regione più colpita, non deve sorprendere questo cambio in corsa da parte della Regione.

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