La Regione Lombardia offrirà gratuitamente a tutti i nuovi nati gli anticorpi monoclonali contro il virus respiratorio sinciziale responsabile della bronchiolite. Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia, collegato con Lombardia Notizie ha spiegato: “Siamo molto soddisfatti di questa iniziativa. Ringrazio la giunta di aver aderito immediatamente all’esigenza di somministrare questo farmaco, un anticorpo monoclonale, contro la bronchiolite, un virus molto pericoloso nel primo anno di vita che provoca problema respiratori molto seri. Lo scorso anno 3.000 bambini sono stati ricoverati per bronchiolite nei nostri ospedali”.
Come sottolineato ancora dal commissario Bertolaso, “la somministrazione di questi anticorpi monoclonali è essenziale per prevenire l’insorgere della malattia”. Chi è già nato nel 2024 e nascerà entro la fine di ottobre, potrà essere sottoposto agli anticorpi monoclonali tramite il proprio pediatra ma sarà possibile anche recarsi in consultori e case di comunità, chiedendo la somministrazione. I genitori di chi nascerà dal 1 novembre in poi, potranno decidere liberamente se far somministrare il farmaco nei reparti ospedalieri.
Anticorpi monoclonali, Bertolaso: “Invito i genitori a prendere la giusta decisione”
Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia, parlando ancora della campagna promossa contro il virus respiratorio sinciziale, ha spiegato: “Sono davvero convinto e rivolgo la calda esortazione a coloro che hanno avuto figli in questi mesi, di sottoporre i propri bambini a questo farmaco, innocuo e ultrasicuro, che è in grado di suscitare quegli antigeni che possono essere i protagonisti per impedire la diffusione del virus“.
La somministrazione al farmaco, a detta di Bertolaso, “è una cosa assolutamente importante che permette di liberare i pronto soccorso e risparmiare risorse finanziarie significative ma permette anche ai genitori e ai nonni di stare tranquilli perché non credo ci possa essere qualcosa di più preoccupante che vedere il proprio neonato in difficoltà a respirare. Con gli anticorpi monoclonali, questo pericolo viene scongiurato”.