Sono stati diramati i dati che compongono il bollettino Coronavirus Lombardia di sabato 1 gennaio 2022, il primo dell’anno, che fornisce uno spaccato aggiornato circa la diffusione della pandemia sul territorio regionale, indubbiamente uno dei più flagellati del Belpaese da quando il virus è approdato in Europa. Andiamo dunque a osservare quali sono state le evoluzioni connesse alla curva dei contagi e alla pressione esercitata sugli ospedali nelle ultime 24 ore. Iniziamo subito dicendo che sono stati processati 200.196 tamponi, tra molecolari e antigenici, e al termine di questa operazione sono emersi 37.270 nuovi casi, per un tasso di positività che sale ancora (18,62%).
Se i guariti sono stati 4.739, i morti sono stati 14, con il totale dei decessi dall’avvento del Coronavirus in Lombardia che è giunto a quota 35.095. A livello di suddivisione dei contagiati per provincia, come sempre spicca Milano (12.970), seguita, nell’ordine, da Monza e Brianza (3.860), Brescia (3.835), Bergamo (3.544), Varese (3.131), Como (2.149), Pavia (1.880), Cremona (1.348), Lecco (1.175), Mantova (1.028), Lodi (913) e Sondrio (533). (aggiornamento di Alessandro Nidi)
BOLLETTINO CORONAVIRUS LOMBARDIA, I DATI DI IERI
Dopo l’ultimo bollettino presentato in Cabina di regia ieri, la Lombardia torna in zona gialla da lunedì 3 gennaio: negli ultimi mesi di lotta al coronavirus la regione più colpita dalla pandemia era riuscita a rimanere in zona bianca con livelli bassi sia per contagi che ricoveri. Con l’esplodere della variante Omicron, invece, la Lombardia è tornata al centro del “fuoco incrociato” del contagio su larga scala: per fortuna però, rispetto ad un anno fa, l’aumento vertiginoso dei casi non corrisponde ad un drammatico rialzo di ricoveri e vittime.
Il bollettino quotidiano di Regione Lombardia, in attesa dei nuovi dati in arrivo nel pomeriggio dell’1 gennaio, ha registrato ieri 41.458 nuovi contagi su 229.055 tamponi: dato record con il tasso di positività che sale così al 18%, restano “bassi” i dati sulle vittime (37 morti ieri, enormità da inizio pandemia però con i 35.081 decessi) e sui ricoveri. +17 nelle terapie intensive (221 totali) e nei reparti ordinari sono invece 1.859 i posti totali occupati (+28). Per quanto riguarda i contagi nelle province, sono 15.769 i positivi segnalati a Milano, 3.429 a Bergamo, 3.504 a Brescia, 2.363 a Como, 1.194 a Cremona, 1.172 a Lecco, 1.220 a Lodi, 1.128 a Mantova, 4.568 a Monza e Brianza, 2.152 a Pavia, 560 a Sondrio e 3.209 a Varese
CORONAVIRUS LOMBARDIA, LA ZONA GIALLA DA LUNEDÌ
Secondo questi ultimi dati, uniti al monitoraggio settimanale compiuto dall’Iss il 31 dicembre 2021, la Lombardia torna in zona gialla da lunedì prossimo: un terzo dei contai nazionali sono al momento in territorio lombardo, per fortuna senza per questo gravare eccessivamente sui reparti ospedalieri. «I dati del monitoraggio settimanale della cabina di regia di ministero della Salute e Iss confermano il superamento dei parametri da zona bianca. Non ci sono variazioni sulle misure da rispettare da parte dei cittadini, perché l’utilizzo della mascherina all’aperto è già previsto per tutte le fasce, compresa quella bianca», ha spiegato ieri il Governatore Attilio Fontana. Superate le tre soglie per il passaggio della zona gialla (incidenza 50, tasso terapie intensive 10%, tasso ricoveri 15%) con l’esplosione della variante Omicron: «per il momento, soprattutto sui soggetti vaccinati, si sta dimostrando meno aggressiva delle precedenti. L’arma per superare anche questa nuova recrudescenza rimane la vaccinazione» ha rimarcato il presidente della Regione Lombardia, «Sono fiducioso che, se tutti i lombardi continueranno ad aderire alla campagna vaccinale, come sta accadendo in questi giorni, con oltre 110-120.000 somministrazioni quotidiane, sia di terze, seconde e anche prime dosi, riusciremo a contenere la situazione e soprattutto garantire la tenuta delle strutture ospedaliere». Ricordiamo che per il passaggio in zona arancione (dove vi sarebbero restrizioni sugli spostamenti per chi non possiede il Super Green Pass) i dati-soglia stabiliti dal Decreto Covid sono 150 casi su 100mila abitanti come incidenza, terapie intensive oltre il 20%, ricoveri oltre il 30%. Omicron fa salire tutti i parametri ma al momento la Lombardia è ben lontana da questi numeri e la speranza è che la schermatura della terza dose influisca in maniera determinante nelle prossime settimane di “picco”.