Difficoltà nel reperire il vaccino anti-influenzale in Lombardia, il governatore Attilio Fontana punta il dito contro il timore di possibili inchieste. In una lettera inviata ai quattro pubblici ministeri che lo hanno indagato in estate – reato di frode in pubbliche forniture per il caso dei camici – il presidente della Regione ha messo in risalto che la paura indotta nei funzionari regionali dalle inchieste della Procura meneghina sta paralizzando la centrale acquisti. In base a quanto riportato dal Corriere della Sera, i funzionari vorrebbero «una sorta di preventivo via libera dei pm». Ansa, che conferma il contenuto della lettera riportato dal Corriere della Sera, spiega inoltre che i funzionari della centrale acquisti «si rifiutano di acquistare a trattativa privata salvo che il presidente Fontana ottenga l’autorizzazione della procura».



Fontana: “Difficoltà vaccini anti-influenzali per timori inchieste”

Il Corriere della Sera spiega che la lettera firmata da Attilio Fontana è stata rivolta tre giorni fa al procuratore aggiunto ed ai tre pubblici ministeri titolari del fascicolo in cui è indagato. Il governatore ha inoltre tenuto a osservare che la Lombardia sta incontrando grosse difficoltà con il vaccino anti-influenzale e la soluzione potrebbe arrivare dalla Svizzera: «Il presidente Fontana intende informarvi che c’è un importatore svizzero, Unifarma, che avrebbe ben 350.000 dosi, solo che ha talmente tante richieste che è concreto il rischio che questi vaccini spariscano dal mercato». L’esponente della Lega ha dunque sottolineato l’importanza e l’urgenza di assumere le iniziative più efficaci, a partire dall’acquisto dei vaccini a trattativa privata e senza gara pubblica.

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