Non lo si può definire coprifuoco, ma poco ci manca. La Regione Lombardia, a causa della diffusione del Coronavirus, sta predisponendo un’ordinanza valida per tutto il territorio che prevede una serie di chiusure. Da scuole e università a cinema, teatri e musei. Non sono esenti neppure le chiese. Il governatore Attilio Fontana ha infatti deciso «la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico». Di conseguenza, non sono più aperti al pubblico musei e altri istituti e luoghi culturali. Lo stesso vale per le chiese: tutte le funzioni religiose sono sospese, chiusi gli oratori. Anche le diocesi hanno recepito l’ordinanza della Regione. L’assessore regionale Giulio Gallera sta valutando anche la possibilità di tenere chiusi anche i negozi, ma solo se la situazione dovesse «degenerare». Potrebbero essere assunte, dunque, iniziative più drastiche e rigorose se si dovesse arrivare alla fase due. C’è la convinzione che non si arriverà a questo, anche perché sarebbe impensabile isolare Milano, ma ogni scenario viene preso in considerazione in questa fase.



CORONAVIRUS, CHIUSURE LOMBARDIA: COSA PREVEDE ORDINANZA

Il teatro alla Scala ha deciso di sospendere «tutte le rappresentazioni a titolo cautelativo in attesa di disposizioni». La pinacoteca di Brera invece questa mattina era aperta, ma i visitatori sono stati invitati a uscire appena arrivata l’ordinanza della Regione. Il Piccolo Teatro di Milano ha comunicato la sospensione di tutti gli spettacoli fino a nuova comunicazione. Aperti per ora restano solo i servizi pubblici: uffici e trasporti quindi funzioneranno in maniera regolare. Aperti anche supermercati e negozi alimentari. Sono state prese dunque misure drastiche in attesa di capire l’evoluzione del Coronavirus. Così si spera di costruire un massiccio argine protettivo per contenere il rischio di diffusione. Il documento, quando sarà emanato, verrà trasmesso ai prefetti delle province lombarde per la comunicazione ai sindaci.



Tra i provvedimenti contemplati, c’è anche la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza. Decisa anche la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Prima di questa decisione, il sindaco di Milano Giuseppe Sala aveva parlato anche del rinvio di eventi non obbligatori, a livello prudenziale.