Da flop a eccellenza: questo il cambio di status della Lombardia sui vaccini. Dopo un inizio caratterizzato da diverse difficoltà, a partire dai guai di Aria, la Regione guidata da Attilio Fontana è arrivata a superare le 115 mila dosi al giorno ma ora le è stata imposta una frenata. Sia per evitare di esaurire le fiale a disposizione, sia, secondo La Verità, per non fare sfigurare i più lenti…



Negli ultimi giorni in Lombardia è stata registrata una frenata nel ritmo di inoculazione: «Il target è stato abbassato dal generale Figliuolo», ha spiegato il governatore Fontana. L’assessore al Welfare Letizia Moratti è scesa in campo lanciando un appello al commissario straordinario all’emergenza Covid-19 affinchè favorisca le Regioni che stanno rispettando i target dati, sottolineando che la sua Regione li ha anche superati…



DA FLOP A ECCELLENZA: LA SVOLTA DELLA LOMBARDIA SUI VACCINI

«Da noi meno dell’1% delle persone vaccinate rifiuta Astrazeneca anche perché i nostri medici spiegano loro che questo è un vaccino sicuro ed efficace», ha spiegato  Letizia Moratti, avvalorando la richiesta di Fontana di ricevere ulteriori dosi del farmaco anglo-svedese qualora nelle altre Regioni venissero rifiutate. E anche su un tema così delicato non mancano le polemiche. Il Partito Democratico si è scagliato contro la vicepresidente della Lombardia perché «chiede di nuovo un doppio standard. Regione Lombardia faccia finalmente, tardivamente la sua parte, e si rassegni al fatto che siamo l’Italia», le parole del deputato Filippo Sensi.

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