La Lombardia e altre 8 regioni restano in zona rossa, in quanto registrano ancora numeri sopra la soglia critica. Di queste, sette hanno un’incidenza di contagi oltre 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti. Si tratta di Valle d’Aosta, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Puglia, Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana. La Campania, invece, ha indice Rt superiore a 1,25, soglia che la Calabria superava la settimana scorsa. Quindi, si conferma il colore rosso per queste regioni, mentre Marche, Veneto e Provincia autonoma di Trento hanno dati al di sotto della soglia d’allarme, quindi possono tornare in arancione dal 7 aprile. In base, infatti, a quanto previsto dalla normativa, si resta per almeno due settimane nella fascia di rischio più alta.
L’INTERPRETAZIONE DELLA NORMA
Questa scatta automaticamente non solo quando l’indice Rt supera 1,25, ma anche quando l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi è oltre i 250 casi ogni 100mila abitanti. Ma come riportato dal Sole 24 Ore, è passata un’interpretazione della norma secondo cui la regola delle due settimane per passare nella fascia con restrizioni minori vale solo se il rosso è dovuto all’indice Rt e al rischio complessivo legato alla tenuta del sistema ospedaliero. Non se è collegato all’incidenza. In tal caso basta una settimana sotto soglia. Ed è questo il motivo per il quale Veneto, Marche e Provincia autonoma di Trento saranno promosse subito in zona arancione.
LOMBARDIA IN ZONA ROSSA MA…
Il destino delle regioni confermate in zona rossa è, quindi, legato all’incidenza dei contagi. Dopo il prossimo monitoraggio, quello del 9 aprile, le regioni con i contagi sotto la soglia critica di 250 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti potranno anticipare al 13 o 14 aprile il passaggio in zona arancione. In pole a questo punto c’è la Regione Lombardia, visto che la settimana scorsa aveva 293 nuovi contagi e questa settimana è scesa a 269. Sperava di passare in zona arancione la Campania, visto che è stabilmente sotto la soglia dei 250 contagi cumulati settimanali ogni 100mila abitanti, invece resterà in zona rossa fino al 20 aprile perché ha il valore dell’indice Rt sopra 1,25.