Nella giornata di oggi – mercoledì 9 ottobre 2024 – l’assessore allo Sviluppo della Lombardia Guido Guidesi e il ministro della Baviera agli Affari esteri Eric Beißwenger hanno siglato un’intesa con la quale si mira a saldare ulteriormente la cooperazione già avviata tra le due regioni che (pur distanti tra loro) presentano un tessuto economico e sociale singolarmente simile: si tratta – per Guidesi – dell’ennesimo passo mosso nella direzione della realizzazione di quel piano strategico fine a rilanciare il ruolo e la posizione della Lombardia sul territorio europeo per portare fino ai tavoli di Bruxelles quella che è – di fatto – la Regione italiana più sviluppata dal punto di vista economico.



L’idea alla base dell’accordo (insomma) è quella di realizzare una sorta di ‘Europa delle Regioni‘ che sappia tutelare e dar peso anche alle singole voci regionali – oltre che a quelle degli stati membri – e nel corso dei prossimi mesi si procederà a tutta una serie di incontri e tavoli di confronto che includeranno (quasi naturalmente) anche le Camere di commercio della Lombardia e della Baviera e i vari rappresentati delle economie territoriali; mentre l’assessore lombardo alle Relazioni estere Raffaele Cattaneo ha voluto porre anche l’accento sul contrasto alle dannose politiche green che rischiano di danneggiare i tessuti economici delle due regioni e di tutti gli stati UE.



In cosa consiste il protocollo di cooperazione tra Lombardia e Baviera: dall’IA alle PMI

Tornando all’accordo tra Guidesi e Beißwenger, nella dichiarazione di intenti è stato incluso anche un fitto programma di materie che nell’immediato futuro – ed auspicabilmente a lungo termine – verranno affrontate comunitariamente da Lombardia e Baviera; dando seguito a quei primissimi ed abbozzati protocolli d’intesa che erano già stati siglati nel corso degli ultimi anni – tutti con scadenze prefissate – e che avevano permesso alle due regioni di farsi sentire negli uffici di Bruxelles in difesa dei loro stessi interessi.



Tra le materie oggetto di cooperazione viene citata – in particolare – l’Intelligenza artificiale, che porterà anche a nuovi importati accordi in materia di start up e PMI; ma non manca neppure un riferimento alla sempre più importante ricerca scientifica con una rinnovata cooperazione tra università e centri di ricerca che arriverà fino ad una richiesta congiunta di maggiori fondi per il settore da presentare all’Unione europea.