Con l’accelerazione della campagna vaccinale la Lombardia può uscire dal tunnel in cui è finita a causa della pandemia Covid. Ne è convinto il presidente della Regione, Attilio Fontana, che si è già lanciato in un’ipotesi riguardo il momento in cui il peggio sarà passato. «Quando saremo fuori bisogna chiederlo ai medici, ma questa estate, entro luglio, sempre che arrivino i vaccini, saremo messi in una condizione tale per cui avremo riconquistato praticamente tutte le nostre principali libertà», ha dichiarato il governatore lombardo. Fontana quindi ha aggiunto: «Siamo nelle condizioni per dire che faremo un’estate da liberi». Lunedì sarà addio alla zona rossa dopo un mese di lockdown, l’obiettivo è quindi quello di arrivare a dati grazie ai quali ambire ad un allentamento delle restrizioni.
«Il vaccino è la strada attraverso cui arrivare alla zona bianca. È l’unico mezzo che ci consente di combattere efficacemente il virus, quindi più vaccini facciamo e più ci avviciniamo alla libertà». Per Attilio Fontana l’obiettivo nazionale delle 500mila vaccinazioni al giorno è possibile, a patto di avere le dosi. E la Regione Lombardia è pronta a fare il suo contributo.
FONTANA SULLA CAMPAGNA VACCINALE
«Abbiamo la potenzialità per superare i 150 mila vaccini al giorno se ci saranno i vaccini», ha dichiarato il governatore Attilio Fontana. Il primo traguardo è quello dei 2 milioni di vaccinati entro il fine settimana, somministrando almeno una dose a tutti gli over 80. «Poi bisognerà rimodulare la campagna in vista della cosiddetta fase massiva». Se per gli anziani sono sufficienti, il problema della disponibilità di dosi riguarda la campagna massiva, che dovrebbe cominciare lunedì e quindi va rimodulata. «Non slitta, ma va rimodulato l’utilizzo dei vaccini. Con il fatto che AstraZeneca sarà utilizzato per categorie diverse da quelle previste, bisognerà fare qualche rimodulazione della campagna vaccinale». Il presidente della Regione Lombardia è comunque soddisfatto del lavoro che si sta facendo, infatti ha evidenziato che è «tra le Regioni più virtuose anche per quanto riguarda gli allettati e i vaccinati a domicilio». Il passaggio al sistema di prenotazioni di Poste Italiane è stato decisivo: «La macchina funzionava anche prima, ma è chiaro che con questo nuovo portale, la situazione legata alle prenotazioni è di gran lunga migliorata». Prima del 7 aprile c’erano 1.500 dosi Pfizer in magazzino: «Questo per dire che la macchina funzionava già e andava nei limiti delle possibilità».