L’assessore al welfare della regione Lombardia, Guido Bertolaso, ha dichiarato guerra alla fuga dei medici dagli ospedali pubblici. L’ex numero uno della protezione civile, come si legge sul sito del Corriere della Sera, ha sottolineato come sempre più spesso si registri una fuga di medici dal pubblico al privato, aggiungendo che: “E’ una prassi che non accettiamo più”. Stando al quotidiano di via Solferino, Bertolaso ne discuterà la prossima settimana, martedì, in una riunione che si terrà con alcuni direttori generali di ospedali pubblici e privati.
Una volta che si terrà l’incontro, Bertolaso punta a portare il tutto in giunta, un provvedimento attraverso cui la regione Lombardia porrà fine alla prassi della fuga dei medici: il camice bianco che lavora nel pubblico non potrà andarsene nel privato convenzionato. Per Bertolaso questo andazzo deve finire il prima possibile visto che “non fa parte del gioco di cui squadra” a cui la regione punta. Ma come farà Bertolaso a impedire tale passaggio, e in quanto tempo ci riuscirà?
FUGA DEI MEDICI DALLA LOMBARDIA: COME BLOCCARLA?
Al momento non è chiaro, c’è uno studio a riguardo, anche perchè lo stesso assessore al welfare ha fatto sapere che si tratta per ora solo di intenzioni e non ancora di decisioni. In ogni caso Bertolaso non esclude anche le maniere forti e a riguardo sottolinea che la regione potrebbe arrivare anche a “interrompere la convenzione se loro continuano a sottrarci medici”, rivolgendosi appunto al privato.
La fuga dei medici si va ovviamente ad inserire in un quadro generale di carenza di personale medico sanitario, una piaga che negli ultimi anni è notevolmente peggiorata, e che crea diversi problemi sul cittadino, a cominciare dalle famigerate liste d’attesa che si sono venute a creare dopo lo scoppio della pandemia di covid e che non sono ancora state abbattute. Marco Cozzoli, il direttore generale del welfare, ha spiegato che si sta cercando di incrementare il personale, sostituendo gli operatori sanitari delle cooperative che la regione Lombardia ha deciso di escludere dagli ospedali pubblici.
FUGA DEI MEDICI DALLA LOMBARDIA: IL NUOVO BANDO NON BASTA
Nel contempo sono stati indetti dei bandi a cui hanno aderito 376 medici per il pronto soccorso, più altri 166 anestesisti, quindi 841 per gli ambulatori e infine 28 medici pediatri. Ma nonostante questo incremento di circa 1.400 medici, il numero di dipendenti del sistema sanitario lombardo resta ancora insufficiente rispetto alle richieste di prestazioni mediche da parte dei cittadini lombardi, ricordiamo, la regione più popolosa in assoluto d’Italia. Cozzoli ha spiegato che nel 2023 sono state effettuate 1,2 milioni di prescrizioni in più rispetto al 2019, e che l’aumento è stato di 700mila su base annua.
Per provare a migliorare la situazione si sono aperti gli ambulatori anche nel weekend per le visite, riducendo inoltre la quota di appuntamenti a vuoto anche attraverso la decisione di far pagare il ticket a chi non si presentava alle visite senza avvisare. Il prossimo step è quindi il blocco della fuga dei medici: riuscirà Bertolaso in questa impresa?