Prosegue la battaglia contro il Covid da parte della Regione Lombardia nella quale cresce sempre di più il rischio concreto di un possibile ritorno in zona arancione. Dopo che ieri sera il governatore Attilio Fontana ha formato l’ordinanza che decreta il ritorno in zona rossa di alcuni comuni lombardi per la durata di una settimana, sale la preoccupazione anche nel resto della Regione. Il timore per le nuove varianti ha messo sempre più in allerta medici e virologi e proprio queste hanno portato al blocco nei comuni di Bollate, Viggiù, Mede e Castezzato nel Bresciano.
Stando a quanto reso noto dalla Regione e riportato anche da MilanoToday, le varianti del virus preoccupano soprattutto dopo i 578 casi positivi con variante, soprattutto inglese. Stando alle ultime indiscrezioni, dunque, dalla prossima settimana la Lombardia rischia sempre di più di vedere il ritorno della zona arancione. A farle compagnia potrebbero essere Emilia Romagna, Piemonte, Friuli e Marche. La decisione sarà presa ovviamente nella giornata di venerdì dopo il consueto incontro tra governo e Cts.
LOMBARDIA IN ZONA ARANCIONE? ATTESA PER I DATI UFFICIALI
Secondo i dati comunicati dall’Iss e resi noti da MilanoToday, nella settimana che si è da poco conclusa si è assistito in Lombardia ad un balzi del +14,8% di nuovi positivi al Covid con la crescita più rilevante in tutto il Paese. Secondo le prime stime ancora tutte da confermare, l’indice Rt solo a Milano sarebbe superiore a 1. Ciò che spaventa maggiormente in vista di un nuovo ritorno in zona arancione è soprattutto il nuovo blocco ai ristoratori, con locali che saranno costretti a chiudere il servizio ai tavoli restando aperti solo per l’asporto e spostamenti limitati al proprio comune di residenza. Intanto come riporta ComoZero.it, il governatore Fontana in una intervista a BergamoTv ha fatto il punto dell’attuale situazione in Lombardia e sul rischio di un ritorno in zona arancione, commentando: “Io spero proprio di no ma i dati ufficiali non sono ancora arrivati. Con il Comitato tecnico scientifico ci si confronta al venerdì e io chiederei di anticipare la comunicazione, perché i dati arrivano al martedì”. Fontana ha proseguito: “Poi è chiaro purtroppo è un dato acquisito che con le chiusure i dati migliorano e con le aperture, tanto più larghe sono, peggiorano”. Da domani, intanto, inizieranno ufficialmente le vaccinazioni per gli ultra 80enni: “Ma il vero tema è che abbiamo pochi vaccini e non possiamo partire troppo veloci altrimenti ci troveremmo senza dosi per il richiamo”, ha commentato Fontana.