La Regione Lombardia ha annunciato in questi giorni il primo Distretto Biologico. Ai sensi della legge nazionale sull’agricoltura biologica è stata riconosciuta un’area della Valtellina, precisamente quella con sede presso il Comune di Chiuro, in provincia di Sondrio. La destinataria di questo prestigioso riconoscimento è una APS, acronimo di associazione di promozione sociale senza scopo di lucro che ha lo scopro di “promuovere, diffondere e sostenere i metodi e i principi di produzione biologica come modello di sviluppo sostenibile nel territorio valtellinese, coinvolgendo numerose realtà agricole, economiche, istituzionali e sociali presenti nel territorio provinciale di Sondrio, che comprende 76 Comuni”, così come riferisce Lombardianotizie.online.
Alessandro Beduschi, assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, ha commentato: “E’ il primo ad avere ottenuto il riconoscimento secondo i criteri stabiliti dal MASAF e approvati dalla Giunta a dicembre 2023. Un modello innovativo che sta suscitando interesse in molti territori lombardi”. Si tratta di un’area di ben 1.900 ettari di superficie agricola con metodo biologico, dove vi si trovano 15 aziende e 3 operatori della filiera bio, che offrono diversi prodotti certificati come mele, patata, uva, zafferano, ortaggi, uova, miele, ma anche i tipici formaggi valtellinesi come il Bitto e il Casera.
LOMBARDIA, ISTITUITO IL PRIMO DISTRETTO BIOLOGICO REGIONALE: IN REGIONE 3.500 IMPRESE NEL BIOLOGICO
Obiettivo di Regione Lombardia, incrementare la superficie agricola biologica del 10 per cento, così come il numero di operatori certificati “Le azioni – precisa ancora il portale – previste si concentrano sulla sostenibilità, sulla promozione della conversione al metodo biologico e sul miglioramento della qualità della vita nelle aree montane”.
In Lombardia ci sono in totale 3.500 imprese che si dedicano a questo tipo di agricoltura, compresi produttori e trasformatori, con una superficie che ammonta a ben 56.500 ettari. “La Regione – ha concluso il suo intervento l’assessore – ha deciso di investire in questo settore, come dimostrato dai 93,2 milioni di euro destinati al sostegno a partire dal 2014. Questo esempio sarà presto seguito da altri progetti sul territorio regionale”.