Non si placa la querelle a distanza fra il presidente della regione Lombardia, Attilio Fontana, e la numero due della regione, Letizia Moratti. A far scaldare gli animi la decisione della stessa assessora al welfare lombarda di candidarsi in vista delle elezioni regionali. “Ho evidenziato alla vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti – ha spiegato senza troppi giri di parole Attilio Fontana, così come si legge sul sito dell’agenzia Ansa, dopo un incontro avvenuto ieri sera fra i due – in maniera chiara e inequivocabile, che il nostro rapporto fiduciario, sul piano del posizionamento politico, si è incrinato”, aggiungendo che prenderà “una decisione definitiva dopo un confronto con i leader del centrodestra”. Nei prossimi giorni non sono quindi da escludere risvolti clamorosi ai piani alti del Pirellone, ovviamente una situazione che non giova al centrodestra in vista appunto delle elezioni regionali in programma nei primi mesi del 2023. Fontana ha chiesto alla sua vice “un chiarimento netto e definitivo”, in quanto “una cosa è far politica, un’altra giocare sull’onorabilità delle persone e amministrare senza sapere da che parte si voglia stare: con noi o contro di noi”.
Sulla querelle Attilio Fontana-Letizia Moratti, si è intanto espressa anche la Lega, che ovviamente ha sempre ribadito il proprio sostegno all’attuale presidente regionale, dicendosi stupita e sconcertata: “C’è stupore e sconcerto per un assessore come Letizia Moratti – ha commentato Fabrizio Cecchetti, coordinatore lombardo della Lega – che ha lavorato e sta lavorando in una giunta di centrodestra, ma che da mesi annuncia di volersi candidare con altri partiti, appoggiata magari anche dalla sinistra. Con coerenza, ne tragga subito le conseguenze”. Quindi Cecchetti ha aggiunto: “Con tutte le sfide che attendono la Regione Lombardia nei prossimi mesi, non abbiamo tempo da perdere con dubbi, polemiche o ambizioni personali. Avanti con Attilio Fontana e la sua squadra, premiata da oltre il 50% dei voti anche domenica scorsa. Se qualcuno ha cambiato idea o squadra si faccia da parte”. Letizia Moratti era stata chiamata da Fontana a gennaio del 2021, ricevendo il posto di assessore al welfare che in precedenza fu di Giulio Gallera. Secondo l’adnkronos, non è da escludere che alla fine Letizia Moratti venga assegnata al ruolo di ministro della salute, eliminando così il problema Lombardia: secondo la stessa agenzia, anche il partito di Giorgia Meloni vedrebbe bene la rielezione di Fontana. Intanto la crisi fra i due contendenti ha rianimato il centrosinistra, con il sindaco di Milano, Beppe Sala, che commentando gli ultimi risvolti ha spiegato: “La guardiamo con interesse perché è chiaro che potrebbe anche spaccare in parte il campo del centrodestra”, si legge sull’Ansa. “E in teoria – ha aggiunto – potrebbe essere anche meglio per un candidato di centrosinistra. Però è tutto da capire”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
LOMBARDIA, LITE MORATTI-FONTANA/ È STRAPPO: “MI PROMISE IL PASSAGGIO DI TESTIMONE”
E’ ormai scontro aperto in Regione Lombardia tra il presidente Attilio Fontana e la sua vice Letizia Moratti. A fare deflagrare la situazione ci ha pensato l’attuale assessore al Welfare in un’intervista ai microfoni de Il cavallo e la torre: l’ex sindaco di Milano ha affermato di avere un accordo – risalente al suo insediamento nella giunta lombarda – che prevedeva un passaggio di testimone alla guida della Regione.
“Sono stata chiamata dal presidente Fontana in un momento difficile e ho accettato l’impegno con la prospettiva di un passaggio di testimone a fine legislatura”, le parole della Moratti al programma in onda su Rai 3: “Attendo una decisione da tutta la coalizione, in coerenza con l’impegno che era stato preso allora, dopo la formazione dell’esecutivo”. Parole che hanno innescato un botta e risposta a dir poco rovente.
LOMBARDIA, SCONTRO MORATTI FONTANA
Non è tardata ad arrivare la replica di Fontana. Il governatore lombardo ha affermato di non aver mai promesso a nessuno un passaggio di testimone al termine del suo mandato. “Come tutti sanno non sono cariche ereditarie”, le sue parole riportate da Agi: “Quindi non è molto chiaro quale spirito di servizio invochi se la condizione era quella di essere nominata vice presidente e anche candidata presidente. Non mi è chiaro dove sia il senso di responsabilità”. In serata è atteso un vertice tra i due, il leghista non ha utilizzato troppi giri di parole a margine di un evento a Verbano-Piambello: “É chiaro che se intende partecipare a un’altra avventura diversa dalla nostra, non potrà continuare ad amministrare al nostro fianco”. L’opposizione, Pd in testa, parte all’attacco: “Le lombarde e i lombardi non meritano il teatrino Fontana-Moratti. Mentre il carovita si fa sempre più pesante nei costi per le imprese e sulle tasche delle italiane e degli italiani, ieri la notizia dell’aumento del 59% della bolletta della luce, il governatore e la sua vice non hanno di meglio da fare che dare il via a un lite su chi, tra le file della destra, dovrà candidarsi a governare la Lombardia”, le parole di Silvia Roggiani, neodeputata e segretaria metropolitana dem.