La Lombardia rimarrà in zona bianca anche per la settimana di Natale: l’annuncio fatto nei giorni scorsi dal Presidente Attilio Fontana si conferma con i dati emersi ancora nelle ultime ore. Con i ricoveri e le rianimazioni appena al di sotto delle “soglie di allerta”, i cittadini lombardi potranno passare la settimana di Natale senza l’insorgere di nuove restrizioni, specie l’obbligo di mascherina all’aperto (che scatta con l’ingresso in “giallo”).
«Nonostante i numeri stiano crescendo in maniera fortunatamente non esponenziale – ha spiegato mercoledì il Governatore – i dati di oggi confermano il non superamento delle soglie di allerta dei posti letto occupati in area medica e nelle terapie intensive. Questi dati saranno valutati venerdì dalla cabina di monitoraggio dal Ministero e Istituto Superiore di Sanità che, quindi, confermeranno la zona bianca». Secondo Fontana, al netto della bella notizia per tutti i lombardi, resta dirimente mantenere «comportamenti virtuosi» anche per le prossime settimane: «con la grande adesione alla campagna vaccinale, inoltre, hanno mostrato un grande senso civico. Ora però dobbiamo fare ancora uno sforzo e continuare a impegnarci con la terza dose e anche con la prima, per chi ancora non l’avesse fatta. È ormai assodato che ciò che sta consentendo di convivere con il virus sono le vaccinazioni».
LOMBARDIA IN ZONA GIALLA PER CAPODANNO?
Vaccino (da oggi anche per i bambini 5-11 anni), distanziamento e mascherine in caso di assembramenti: le regole fissate da Regione Lombardia, così come a livello nazionale, sono sempre le stesse, «in questo modo potremmo riuscire ad allontanare, anche nelle prossime settimane, il rischio di misure più restrittive», conclude il Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Con la variante Omicron ancora in minima presenza nel territorio lombardo, l’aumento di contagi e ricoveri è dovuta ancora alla massima contagiosità della variante Delta oltre che alla perdita di efficacia dei vaccini dopo 5-6 mesi dalla seconda dose. I ricoveri in Lombardia, in attesa della piena conferma nella Cabina di regia di domani al Ministero della Salute, salgono al 14,92% (il limite è 15) e rianimazioni al 9,54% (su 10): insomma, il rischio della zona gialla dovrebbe essere evitato al pelo, con probabile ingresso nella fascia di prima allerta nella settimana che porterà a Capodanno (dal 27 dicembre in poi). «Dal bianco al giallo cambia poco», ha ricordato sempre Fontana dal Pirellone, «l’importanza simbolica della conferma della zona bianca serve a dimostrare ai cittadini che i sacrifici fatti sono serviti. Ricordiamo che l’anno scorso eravamo in zona rossa». Chi invece dovrebbe entrare in zona gialla nella settimana di Natale – raggiungendo Calabria, Friuli e Bolzano – sono le Regioni Veneto, Liguria e Trentino.