Dalla giornata di ieri, 15 settembre 2023, la Lombardia ha inserito fra gli screening neonatali per la diagnosi precoce di malattie metaboliche ereditarie anche l’atrofia muscolare spinale, nota come SMA. L’annuncio è stato dato durante il convegno organizzato dall’ASST Fatebenefratelli Sacco, presso l’Aula Magna dell’ospedale dei bambini di Milano ‘Buzzi’, a cui ha preso parte anche l’assessore al welfare di regione Lombardia, Guido Bertolaso.
“In tutta la Lombardia dunque – le parole dell’ex numero uno della Protezione civile, così come si legge su lombardianotizie.online – parte lo screening neonatale contro la Sma, patologia degenerativa molto grave che si può conoscere, identificare e curare intervenendo tempestivamente. Lo screening si effettua prelevando due gocce di sangue dal tallone del neonato entro 48/72 ore dalla nascita, direttamente in ospedale. Si tratta di un’attività fondamentale per mettere in atto cure che diano la possibilità al bambino di avere una qualità di vita migliore rispetto a ciò che dovrebbe sopportare se la malattia fosse diagnosticata all’emergere dei primi sintomi. La prevenzione è fondamentale in sanità, bisogna lavorare presto e bene per individuare le situazioni più gravi e difficili”.
LOMBARDIA, SCREENING NEONATALE SMA: “INTERCETTA FINO A 50 MALATTIE RARE”
Lo screening sarà obbligatorio per tutti i neonati e “riesce a intercettare – ha proseguito l’assessore – fino a 50 malattie rare che altrimenti comprometterebbero la vita dei bambini appena nati e distruggerebbero la vita dei genitori. Noi vogliamo evitare che accada tutto questo. Serve un gioco di squadra, una grande voglia di partecipare e di essere disponibili ad affrontare queste situazioni”.
Lo screening contro la SMA sarà previsto in tutto il territorio, e per il progetto la regione Lombardia ha stanziato un milione di euro. Il riferimento regionale per lo screening neonatale e per i test di conferma diagnostica è il laboratorio dell’ospedale Buzzi, ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano. Un eventuale risultato positivo non significa malattia certa ma può essere un segnale d’allarme per effettuare ulteriori approfondimenti.