Attendibili, e soprattutto pensati esplicitamente per alcune categorie ‘delicate’ di persone. Ospite questo pomeriggio in diretta a “L’Aria che tira”, il professor Gian Vincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina presso l’Università Statale di Milano, ha parlato dei rivoluzionari test salivari che la Regione Lombardia introdurrà nelle scuole a partire da maggio. Parlandone con Myrta Merlino, il diretto interessato ha spiegato come funziona questo tipo di test che assomiglia di fatto a una sorta di lecca lecca e non è per nulla invasivo.
“Li avevamo pensati soprattutto per i bambini e le persone fragili, ma anche le RSA e le comunità per disabili” riferendosi alle difficoltà che a volte comporta l’eseguire dei test tampone di tipo esofaringeo su determinate categorie di persone. “Non solo è molto sicuro ma potrebbe essere fatto anche a scuola, ci sono diverse strategie: come fatto a Bollate, ad esempio, direttamente nelle classi assieme agli insegnanti. L’ideale sarebbe poterlo programmare qualche giorno prima dell’inizio delle lezioni così che tutti rientrino a scuola negativi” ha concluso Zuccotti, a cui ha fatto eco Agostino Miozzo approvando l’idea che non solo metterebbe in sicurezza a suo dire i positivi ma sarebbe da estendere dalle scuole a tutto il territorio nazionale. (agg. di R. G. Flore)
ZUCCOTTI, “ATTENDIBILITA’ AL 98% E…”
Rivoluzione in tema di screening anti Covid in Lombardia. Da maggio, infatti, verranno usati i test salivari per gli screening a scuola. Lo ha annunciato il presidente della Regione, Attilio Fontana, spiegando che permetteranno di avviare «un monitoraggio ancora più accurato della diffusione del virus», senza peraltro coinvolgere il personale sanitario, che potrà dedicarsi alla cura dei malati Covid e alla campagna vaccinale. Questi test salivari molecolari, che sono frutto della sperimentazione dell’Università degli Studi di Milano, sono infatti più semplici da usare, oltre che meno invasivi, ma hanno la stessa validità del tampone nasofaringeo molecolare. La richiesta di usare i test salivari molecolari era stata inviata diversi mesi fa al Comitato tecnico scientifico nazionale, che però non aveva dato risposte. Ma ieri il ministro della Salute Roberto Speranza ha confermato che tutti i tipi di test autorizzati nei Paesi che fanno parte del G7 possono essere usati in Italia.
Questo vale, dunque, anche per i test salivari, che sono stati autorizzati ad esempio in Francia, Usa e Giappone. A portare a termine il primo test italiano è l’equipe del professor Gianvincenzo Zuccotti, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Statale di Milano.
TEST SALIVARE A SCUOLA: COME FUNZIONA
Il test salivare molecolare è molto semplice, infatti basta un minuto per eseguirlo, poi viene processato nei laboratori con gli stessi reagenti e macchinari dei test molecolari classici. La differenza importante è che non è invasivo. «Sembra infatti in tutto e per tutto un lecca-lecca da tenere in bocca un solo minuto e ha un’attendibilità che può arrivare fino al 98%», spiega il professor Gianvincenzo Zuccotti nell’intervista rilasciata a LombardiaNotizieOnline. In questo modo la Lombardia può completare in sicurezza l’anno scolastico in corso ed essere pronta per la ripartenza a settembre. La sperimentazione è cominciata tra ottobre e dicembre su 1.628 studenti di Bollate, dove si erano verificati focolai di variante inglese. «Abbiamo verificato la validità di questi test e, finalmente, il ministro Speranza ha dato il via libera», aggiunge Zuccotti.
Si tratta per lui di una rivoluzione anche perché si potrà concentrare l’attenzione sui ragazzi: «Dal momento che non potranno essere sottoposti a vaccinazione visto che non esistono sieri specifici, potranno continuare a essere vettori del contagio». Ma questi test salivari potranno tornare utili per lo screening nelle comunità per diversamente abili e Rsa.