In Lombardia approdano in farmacia i vaccini Covid: dal prossimo 3 agosto, presso 21 esercizi convenzionati, sarà somministrato il siero monodose Johnson and Johnson. In autunno, se questa prima fase sperimentale darà buoni frutti, il servizio dovrebbe entrare a pieno regime in tutte le farmacie convenzionate sul territorio, il cui elenco è già consultabile sul portale telematico farmacia-aperta.eu. Federfarma Lombardia ha evidenziato che l’obiettivo di questa operazione è quello di imprimere un’accelerata alla campagna vaccinale, soprattutto fra i soggetti over 60. Le farmacie parteciperanno alla campagna anche nel 2022.



Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, ha dichiarato che “le farmacie confermano ancora una volta il loro ruolo di primo, fondamentale, presidio sul territorio“. Le ha fatto eco, come riporta Tgcom24, Annarosa Racca, presidente di Federfarma Lombardia: “Regione Lombardia riconosce che le farmacie possono dare un contributo fondamentale alla campagna di immunizzazione di massa, consentendo un importante allargamento dell’offerta vaccinale”.



LOMBARDIA, VACCINI COVID IN FARMACIA: SOMMINISTRAZIONI DAL 3 AGOSTO

Sarà dunque possibile prenotare i vaccini Covid in Lombardia direttamente nella farmacia aderente più vicina alla propria abitazione, così da avere realmente la possibilità di immunizzarsi a pochi passi da casa. Come si legge nella nota ufficiale, la somministrazione sarà eseguita dai farmacisti che si sono formati ai corsi organizzati dall’Istituto Superiore di Sanità, presso la Federazione nazionale degli Ordini dei Farmacisti (Fofi), altre istituzioni accreditate o che hanno ricevuto forme di tutoraggio pratico da professionisti sanitari.



Inoltre, “tutti i passaggi del percorso vaccinale, dalla firma del consenso informato al monitoraggio post vaccino, compresa la gestione delle emergenze, saranno regolati secondo gli appositi protocolli previsti per la campagna di inoculazione”. Il servizio vaccinazione in farmacia è attualmente attivo in otto regioni (Piemonte, Veneto, Liguria, Toscana, Abruzzo, Umbria, Puglia e Calabria) e l’auspicio è che i collaudi in Lombardia possano portare agli effetti desiderati, così da innalzare a quota nove il numero delle porzioni geografiche del Belpaese servite sotto questo aspetto.