VERSO LA ZONA ARANCIONE: DA QUANDO?
La Lombardia si appresta ad entrare in zona arancione nei prossimi giorni: i dati disponibili al momento, in attesa del monitoraggio in Cabina di regia Covid in arrivo venerdì, mostrano una situazione in bilico tra la “gialla” e “l’arancione”.
«La direzione è sicuramente quella, speriamo di riuscire a fermarci prima», ha spiegato ieri il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, illustrando i dati parziali secondo cui le soglie fissate per la zona arancione sono alquanto vicine. «Ma è difficile fare delle previsioni soprattutto perché la variante Omicron è completamente diversa. Lo sviluppo non è paragonabile al vecchio Covid. Non penso si possano fare delle anticipazioni, se già era difficile prima adesso lo è ancora di più», ha poi ricordato ancora il Governatore. Da lunedì 17 gennaio oppure dal 24 la zona arancione diverrà realtà: lo sviluppo e la crescita dei ricoveri potrebbe far prendere nelle prossime ore sviluppi ancora imprevedibili sula Lombardia; conclude Fontana, «Continueremo a insistere sulle vaccinazioni. La Lombardia è la Regione che vaccina di più, proseguiamo in questa direzione e guardiamo con moderato ottimismo al futuro».
RICOVERI LOMBARDIA SU, RIAPRE L’OSPEDALE DI BERTOLASO
Al momento la Lombardia vede occupati i ricoveri in area medica al 28,7% mentre le terapie intensive hanno un tasso del 16,1%: le soglie per la zona arancione sono dunque molto vicine, rispettivamente ricordiamolo sono 30% e 20%. Venerdì 14 gennaio intanto riaprirà i battenti l’ospedale Covid di Fiera Milano, realizzato nella prima fase della pandemia grazie all’idea del commissario lombardo Guido Bertolaso. Tenuto in pre-allarme da inizio dicembre, la riattivazione era prevista con il superamento dei 250 pazienti in terapia intensiva in tutta la Lombardia: con i dati in aumento ecco dunque scattare la terza riapertura dell’hub in Fiera, strumento assai efficace nei mesi scorsi per togliere pressione agli ospedali lombardi arrivando a ricoverare fino a 500 pazienti. La struttura tornerà a ricoverare pazienti con Covid-19 che hanno bisogno di cure intensive «da tutto il territorio lombardo», spiega il Pirellone. I primi due moduli attivati saranno di 15 posti letto a testa: la loro gestione sarà affidata al personale del Policlinico (che ha già il coordinamento di tutte le attività) e del Niguarda. Come spiega il “Corriere della Sera” a giocare ruolo fondamentale ora per il mantenimento dei numeri Covid “bassi” è il comportamento della curva di contagio con la riapertura delle scuole: «ci siamo sempre adeguati alle decisioni del governo e continueremo a farlo», spiega Fontana. Il “picco” dei contagi sembra terminato il 4 gennaio scorso, nel giro di circa 10 giorni – ripetono gli esperti – dovrebbe giungere anche quello per i ricoveri, il che non eviterebbe il rientro in zona arancione (dove le regole sono uguali alla gialla per i vaccinati, mentre vi sono delle limitazioni negli spostamenti fuori Comune per i no vax) ma escluderebbe scenari peggiori, come la zona rossa (lockdown per tutti, anche chi è vaccinato).