La Lombardia rimarrà in zona rossa fino almeno all’11 aprile 2021: l’annuncio nefasto su cittadini, imprese e attività commerciali viene dato direttamente dal Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana a margine dell’incontro con il commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo in Fiera Milano. «La Lombardia continuerà a essere zona rossa ancora per un po’», spiega il Governatore leghista raggiunto oggi da un’altra indagine sul “caso camici”.



863 pazienti ricoverati in terapia intensiva, 7.033 posti in corsia nei reparti Covid sono numeri che ancora non consentono un ritorno in zona arancione per 16 milioni di cittadini lombardi: viene così anticipata in attesa del monnisoraggio di venerdì prossimo l’ordinanza che il Ministro della Salute firmerà da lunedì 5 aprile fino almeno all’11, «Fino a venerdì sicuramente lo saremo e penso che lo saremo per tutta la settimana di Pasqua. Mi auguro che, finito il periodo delle vacanze pasquali, si possa ricominciare a respirare». Ancora Fontana sottolinea come nella cabina di regia del Cts questo venerdì si farà il punto della situazione: «Certi dati stanno migliorando, come l’Rt che si è abbassato in maniera considerevole, ma abbiamo ancora valutazioni negative legate a occupazione di ospedali e terapie intensive».



ANCORA LOCKDOWN IN LOMBARDIA

Bene l’Rt (sotto quota 1), meno bene la pressione dei ricoveri e l’incidenza dei casi sulla popolazione: al momento la Lombardia registra 250 su 100mila, il che la pone ancora nella fascia “automatica” di zona rossa prevista dal Decreto Covid (e sarà confermato anche dal prossimo provvedimento oggi discusso in Consiglio dei Ministri, in vigore dal 7 al 30 aprile). Notizia pessima l’ennesima settimana in zona rossa sia per la popolazione in lockdown che per le attività che a ridosso della Pasqua pagano ancora un conto salatissimo: «Complessivamente, un mese di chiusure, da metà marzo a metà aprile, costerà 2 miliardi e 458 milioni», spiegano da Confcommercio Lombardia con il vicepresidente Carlo Massoletti, «È la seconda Pasqua passata a tutti gli effetti in lockdown, un altro durissimo colpo a fronte di sostegni ancora insufficienti, che bastano a malapena a coprire poche spese fisse e niente di più ma soprattutto tardivi e con criteri di accesso troppo restrittivi».



La speranza è proseguire nel rinnovato piano vaccinale che oggi Moratti e Fontana hanno illustrato al commissario Figliuolo: «Ci sono problemi? Sì, ce ne sono, come in altre regioni anche in Lombardia ci sono aspetti sui quali occorre lavorare, ma in questa visita in Fiera e prima a Trenno e a Malpensa ho conosciuto uomini e donne della sanità che stanno dando tutte le loro energie per uscire da questa emergenza», ha spiegato il generale dell’Esercito a Fiera Milano. Da domani si dice addio ad Aria Lombardia e si passa alla gestione logistica per la prenotazione dei vaccini di Poste Italiane: «L’inizio della vaccinazione massiva è atteso per il 13 o 14 aprile. Siamo sulla strada giusta», hanno spiegato il Presidente e la vice di Regione Lombardia.