L’Emilia Romagna è devastata dalle piogge e dalle esondazioni: sono 9 le vittime accertate di questi giorni di paura e desolazione. Una situazione tragica dovuta, come spiega il meteorologo Lombroso, a uno “scontro” tra due arie: “C’è aria calda, decisamente sopra la media, nell’Est Europa, nei Balcani, in Turchia, nel Nord Africa. C’è aria fredda nell’Europa occidentale. La variazione di pressione supera i 24 millibar in 24 ore. Quanto sta succedendo non è altro che lo smaltimento della differenza di temperatura tra le due zone“, ha spiegato a La Nazione.



Una situazione che a maggio l’esperto ha affermato non aver”mai visto in 35 anni di carriera”. Secondo il meteorologo,”Nei territori più esposti, come in Emilia Romagna e nelle Marche, la caduta di 200 litri d’acqua ogni metro quadrato conferma il pericolo di esondazioni e alluvioni. Seguiranno 48 ore di relativa tregua. Poi da venerdì ricomincerà a piovere. Dove i suoli sono già saturi questo significa nuovi rischi“.



Cosa sta succedendo in Emilia Romagna

Lombroso, a La Nazione, ha spiegato che “A stupire è il tipo di precipitazioni: autunnali, come a ottobre e novembre. Anche se, in assoluto, maggio è da sempre un mese instabile. Le punte di 35 gradi di dodici mesi fa, certo meno spiacevoli, rappresentano infatti una deviazione molto più significativa dai valori standard”. Dunque, più che il mese in sé, stupisce la tipologia di precipitazione in Emilia Romagna, che ricorda i mesi autunnali.

Le accelerazioni dai valori standard deve preoccupare anche in ottica futura? Secondo il meteorologo, “Stiamo entrando in un paradigma di estremizzazione dei fenomeni climatici. Sarà più caldo e pioverà di meno, ma, attenzione: quando pioverà, le precipitazioni saranno molto più intense. Proprio come in questi giorni”. Per questo, per difendersi esiste una sola arma: “Tutti, senza distinzione, dovranno seguire con attenzione i bollettini meteo. Serve una nuova cultura. Gli avvisi di allerta spesso sono derisi. Invece vanno presi molto sul serio da parte di tutti i cittadini”.