Dal Regno Unito al successo internazionale: i Londonbeat tra esordio e primi traguardi

Così come la società è influenzata da tendenze e mode, altrettanto la musica vive di influssi e correnti che nei decenni si susseguono determinando il successo di artisti dalla differente caratura e spirito. Gli anni ’80 e ’90 sono stati in buona parte dominati dalla scena dance, al netto di tutte le sfumature previste dal genere musicale. In tale contesto, i Londonbeat sono senza dubbio da considerare pionieri oltre che magistrali fautori.



I Londonbeat sono una band angloamericana che si inserisce nel contesto del genere dance misto ad influenze ascrivibili al pop. Il loro dominio artistico parte principalmente negli anni ’80 arrivando poi all’apice per tutta la durata degli anni novanta. Nel corso degli anni diversi sono stati i componenti che si sono passati il testimone ma alcuni di loro meritano una menzione particolare. Celebre il ruolo di Jimmy Helms, noto anche prima di entrare nella band per una fortunata carriera da solista tra Stati Uniti e Regno Unito. Da annoverare anche i contributi di Jimmy Chambers, Trinidad e Charles Pierre.



I Londonbeat, tra cambi di “formazione” brani celebri: “I’ve been thinking about you”

Spiccano tra i membri del passato dei Londonbeat anche William Henshall – noto con lo pseudonimo di Willy M – e George Chandler. Quest’ultimo, prima di raggiungere il successo con la band, si era messo in mostra come fondatore oltre che frontman di un altro gruppo di successo: i The Olympic Runners. Nel merito della produzione artistica, la discografia dei Londonbeat parte dall’anno della fondazione con l’album Speak risalente al 1988. Il brano più celebre è senza dubbio I’ve been thinking about you, presente nel secondo album della band datato 1990, In the blood.



Con cadenza quasi biennale, i Londonbeat hanno condito il settore della musica dance dal punto di vista discografico. Dopo i primi due successi lanciarono gli album Harmony (nel 1992) e Londonbeat (nel 1994). Entrambi i progetti arrivano a riscuotere un grande successo tra singoli e bonus track, ancora oggi utilizzati tra serate disco ed emittenti radio. Dopo l’album omonimo iniziò una pausa lunga 10 anni prima di tornare in pista nel 2003 con Back in the Hi-Life, seguito dall’ultimo album, Gravity, nel 2004.