Long Covid, i ricercatori hanno individuato i sintomi che più incidono sulla vita dei pazienti, per trattarli in modo adeguato. Lo studio, finanziato dal National Institutes of Health, ha compilato una lista dei sintomi del long Covid più duraturi e devastanti per i pazienti, tra cui spiccano affaticamento – soprattutto dopo l’esercizio fisico – ma anche cervello annebbiato, vertigini, sintomi gastrointestinali, palpitazioni cardiache, problemi di desiderio o capacità sessuale, perdita dell’olfatto o del gusto, tosse cronica e dolore al petto.
Oltre il 20% dei pazienti malati di Covid che hanno registrato questi sintomi in maniera molto forte ha sviluppato il long Covid, come riferisce questo studio. L’indagine è stata condotta su quasi 10.000 americani e ha rilevato che il long Covid è più comune tra le persone infettate prima dell’emergenza dovuta alla variante Omicron alla fine del 2021, ma anche tra coloro che non sono stati vaccinati. La reinfezione e la gravità dell’infezione si sono anche dimostrate legate a una incidenza più elevata di long Covid, secondo la ricerca pubblicata sul Journal of the American Medical Association. L’obiettivo degli scienziati ora è approfondire le cause di questi sintomi, collegandoli ai dati biologici come campioni di sangue e scansioni.
Sintomi del long Covid “possono svelare meccanismi della malattia”: lo studio
Long Covid, i ricercatori hanno identificato i sintomi più persistenti e ora stanno studiando quali sono le cause alla base di questa persistenza, così da poter intervenire per tempo con trattamenti adeguati. “Trovando un modo per classificare le persone con long Covid, possiamo fare il passo successivo per svelare i meccanismi della malattia – ha spiegato a USA Today Andrea Foulkes, direttore di biostatistica del Massachusetts General Hospital e professore presso la Harvard Medical School – Conoscendo chi è affetto da long Covid, possiamo iniziare a esaminare quali sono i fattori che contribuiscono a queste diverse manifestazioni. Questo è ovviamente importante perché, in ultima analisi, servirà a determinare i trattamenti“.
Al momento, i ricercatori ipotizzano tra le cause del long Covid alcuni fattori quali piccoli coaguli di sangue che intaccano la funzione degli organi, o dei virus persistenti o particelle virali. Sotto la lente di ingrandimento anche la disautonomia, in cui le attività avvengono senza il controllo del paziente e che può provocare problemi gastrointestinali, nebbia cerebrale, affaticamento e sete. Altri sintomi come la sensazione di affaticamento dopo l’esercizio fisico, sono già noti in seguito a malattie post-virali e denominati sindrome da fatica cronica.