Il Long Covid sta preoccupando gli scienziati dopo un aumento significativo dei casi diagnosticati negli Usa. Milioni di persone continuano ad ammalarsi e continuare ad avere sintomi protratti nel tempo che a lungo termine possono portare all’ospedalizzazione. La paura è soprattutto per la correlazione tra questa patologia, della quale ancora si sa poco, e lo sviluppo di malattie croniche, che potrebbero pesare sui sistemi sanitari per molto tempo. Anche perchè il problema è molto diffuso ma cambia da paziente a paziente e le patologie secondarie sono molto varie.
Alcuni soggetti hanno raccontato al Financial Times che la loro vita è diventata drammatica, perchè nonostante le cure e il tempo, i sintomi restano, e vanno da patologie polmonari al dolore e alla stanchezza cronica, invalidando nella maggior parte dei casi, anche le normali attività quotidiane. Nonostante siano passati quattro anni dall’inizio della pandemia, la ricerca non ha ancora avuto successo, nè nello stabilire la causa della comparsa del Long Covid in alcuni pazienti, nè per la scoperta di un trattamento che sia davvero efficace.
Long Covid, la maggior parte dei pazienti sviluppa sindrome da stanchezza cronica
L’Organizzazione Mondiale della sanità, ha affrontato la questione Long Covid, stabilendo attraverso una statistica che circa il 6% di tutti coloro che hanno contratto il virus hanno poi sviluppato la patologia. Che inizialmente è stata definita dagli scienziati come una continuazione della condizione iniziale, ma che in realtà presenta numerose sfaccettature e può portare alla comparsa di altri problemi di salute cronici e di malattie che poi risultano particolarmente complesse. Per questo motivo, i medici specializzati, che attualmente lavorano nelle cliniche istituite appositamente per trattare il Long Covid, affermano che non sarà possibile a breve trovare un rimedio unico.
Proprio per le molteplici sfaccettature che caratterizzano la condizione. I postumi prolungati dell’infezione virale hanno costretto molti pazienti alla terapia intensiva, e secondo uno studio, moltissimi hanno poi sviluppato una particolare patologia chiamata encefalomielite mialgica. Attualmente considerata la conseguenza più comune, che è anche chiamata sindrome da stanchezza cronica, molto difficile da curare. La causa potrebbe essere, come spiega il presidente del programma di ricerca Walter Koroshetz, il continuo replicarsi del virus nell’organismo che innesca continuamente reazioni immunitarie. Per questo ora la ricerca si sta concentrando su terapie che possano bloccare questo meccanismo, ma purtroppo, come sottolinea il medico, ci vorrà ancora tempo.